Al nome di Dio, a dì x d'aprile 1394. Ier ti scrissi per Ghuco d'Alesso, e per detto ti mandai il bordo di monna Fia: chostò s. 25 tutto, cioè s. 10 bracio. E pùe ti mandai once 2 ½ di bottoni per la Tina; dirami se pùe ne vòi: aragli di presente; non mi dicesti quanti ne volevi. Rispondi. In questa ora ti mando per Piero di Niccholao Martini le rosette d'ariento per la Chaterina di Bernabò; se no lle piacesono, rimandale indreto per Nanni da Santa Chiara, che per lui volglo che nmi mandi, domatina, il morello e 1 fiascho di vino biancho. I ronzino volglo per la donna di ser Lapo, che nne viene in villa, alla quale farai quello onore saprai, di quelle chose saprai o potrai: non puoi erare. In questa ora ricevetti una lettera che andava a ser Lapo, fatta per chonsilglo dello suo chancelieri: màndaglile di presente per Chastangnino. Ma molto si duole la Francescha perch'ella no lla apersse, per vedere se tu se' chosì buona dettatora quanto io do loro a 'ntendere. Farai bene, quando puoi, farnele una a tuo modo, chon dirlle "io non sono villana perch'io in chontado istia, me egl'è villano chi ffa la villania"; e intorno a cò dirlle quello ti pare, rendendole onore chome a tua magiore seroccha. Ma sono chontento che tue la morda, e dille "questo tuo marito ti dà tropa baldanza e fatti uscire alchuna volta della buona via": pónviti per modo che no nmi facci verghongna, e fara'ci ridere. Questa matina ànno ordinato, i Sei della Merchatantia, ch'io abia a porne ongni iscritura e libro che tenea Falduco: arogli anchóra ogi al fondacho. E questa matina è fatta la pitizione dello Ghonfalone de Lione Rosso e me, al primo chonsiglo: Idio ne chonceda quello che dèe esere il melglo per l'anima. Per non tenere pùe Piero di Nicholaio Martini, non ti dicho pùe per questa. Richordati di quanto ài a fare, e di rispodere a tutto quello che nm'ài a rispondere. Se vòi niuna chosa di qua per chostà, dillomi per la prima. E dì a Nnanno, che Cristofano gl'à chonperato il panno per lle chalze e per lo chapuco: domane glile manderò. A Nicholao Martini non fo rissposta, perché a boccha ò detto a Piero quello bisongna. La muletta avemo iersera, cioè quella di Stoldo; fa provedere la nostra bene. Provedi a que' vini di fargli vendere. Che Idio ti guardi senpre. Bindo tornò da Vinegia, e in queste feste ti verrà a vedere. Rachomandami a meser Piero, e a monna Simona, e a chi tti pare; e lla Tina m'abraca. per Francescho di Marcho, di Firenze. Monna Margherita, donna di Francescho di Marcho, in Prato. 1394 Da Firenze, a dì x d'aprile.