Al nome di Dio, a dì 29 d'aprile 1394. Per chagione ch'i' òe auto in questa ora molte lettere da Vingnone, e stonmi in chasa perché ò preso uno bichieri di chassia, per tuo difetto non ò potuto andare [ms.: andandare] a fare quello volea per monna Simona, e ll'ò chomesso a Cristofano e a Domenicho di Chanbio. E' farano quello sarà di bisongno, e simile quanto iscrive meser Piero: chosì di loro credo. Per Nanni da Santa Chiara arete tutto quello monna Simona adomanda e, se niente manchasse, arete domane. E dello panno lino farò quanto mi di': elgl'è a churare. Chome sarà churato farone danari, e farò quanto mi di'; e in chaso mi paresse che detto panno non si potesse vendere quello che nmi paresse valgla, i' lascerò in [] altra volta per vantagiare monna Simona. Perché Guido di meser Tomaso è fatto Ghonfalonieri di Giustizia, ed è per capitare questa mia quistione, io credo istare que parechi dì. E pertanto mandami la ciopa mia foderata di tafettà, e 'l chapuco ischarlato da portare alla valera, e uno paio di chalze nere nuove cholle ischarpetine, e llo mantello ischarlatto; e se tti pare, fanmi uno altro chapuco simile a quello mi mandi, e fa talglare la ciopa a Nofrino, allo asenpro di quella foderata di scheruoli: ma fia pùe chorta, ch'a niuno pregio la volglo sie lungha. Io recherò mecho la fodera della ciopa, chome ne verò, o io la ti manderò per qualche uno. Mandoti per Nanni da Santa Chiara l'oro e lla frangia; i bottoncini arai a domane: rispondi chome tutto piace a monna Simona. Io prochacio d'una femina chome tu nmi dicesti. Òllo detto ogi a mona Nicholosa, che véne chostà cho monna Giovanna di Gieri: è quella che dicea la Francescha. Anchóra farò di parlare cho lei: per ongni via e modo cercho d'una buona. Piàcati in questo mezo fare quello dèi: che Idio ti dia grazia se 'l melglo debe esere di me, che tue ti muova d'openione, che bene mi fai vivere tristo e [] perchè, ma tutto sarà per lo mio melglo, e della anima e dello chorpo, e tosto te n'avedrai, se a Dio piace. Sarà chon questa pùe lettere di mano di Cristofano: fane bene dare. Áci rechato Nanni da Santa Chiara due lettere che veniano chostà a Niccholò di Piero: dice che lgle diede, o vero Filipo, o vero Nanni di Lucha che sta cho noi; tutti i mei fatti vanno a questo modo, s'io non mi foe io istesso ongni chosa. Dinmi per la prima chi à chomesso questo difetto: potrebe essere che Nanni da Santa Chiara se l'arebe guardate nella ischarsella, ma egli dice no lle arechò. Sapimi dire chome istà la chosa. Fae quello che tue credi che bene sia, che altro non so ch'io mi ti dicha: mai volesti fare chosa mi piacesse, credo che ora non chomincerai, ma Idio volgla che tue non te ne penta! Idio ti guardi. per Francescho di Marcho, in Firenze. Monna Margherita, donna di Francescho di Marcho, in Prato. 1394 Da Firenze, a dì 30 d'aprile.