Al nome di Dio. A dì 5 di gienaio 1409. Iscritovi e mandata stamane per lo chalzaiuolo, marito di quella che chanta; poi non ci à vostra, né Puccio non è venuto e siamo a XX hore, sicché dirò meno. E questa solo per avisarvi quello abiamo di poi seghuito. Noi aspetavamo stamane che questo Chardinale ci dèe venire o c'avesse mandato a dire quando ci sarebe, sì chome ci promise quello suo schudiere, e non c'à mandato a dire nulla; il perché ò diliberato mandarvi Lionardo, e chosì ò fatto in quest'ora, perché sia di là a lui e sapia della sua venuta per chagione della vitella che abiamo fornita che, s'egli soprastesi, ne posiamo piglare partito. I polli non sono anchora morti, né ucideremo insino che lla sua venuta sapremo di certo; e Lionardo tornerà domatina e saprène il certo, e vi si dirà. Sonci poi suti di quegli ischudieri del Veschovo e abiagli domandati di questo Chardinale se sono sua venuta: dichono di no e che pensano ch'egli starà anchora parechi giorni e per tale, se non vi avisiamo altrimenti, non vi bisongna chostà provedere a nulla per questa venuta; tornato Lionardo vi si dirà chome sta la chosa. Il Chardinale d'Albana c'è detto di certo non è morto e, per tanto, io mi sono pensato, chonsiderato che tu ài dipinto l'arme sua in su l'uscio e che Lello ti richiese della chasa e quanto tu se' a lui, che ghuarito che sarà, Lello o altri non tti richiegha della chasa per lui quando paserà di qui, e pertanto t'aviso che tu c'avisi quello ti pare abiamo a rispondere, 'sendone richiesti; e di questa non tti bisongnia piglare fretta, però ch'io non penso sia di questi parecchi dì. E ci venne il famiglio del Veschovo che ci à messo la valigia e voleva gli prestassi una mula per lo Veschovo che vuole venire qui, perché le sue bestie, dicie, sono malate; fesegli la schusa fu di bisongnio; abiallo domandato quanto sarà la stanza del Veschovo qui: dicie sarà da X dì o più, perché i chavalli sua sono malati. Èci stato uno che dicie ch'è criatura di mesere Ghuido di Pestiglia e che voleva parlare a voi per certo piato è mosso a Monpulieri e che chostà verrà a voi che à bisongno parlarvi; credo più tosto sia curmatore e voglia che tu gli presti qualche danaro, non di meno, pure volli, se ti voleva parlare, sapessi dove tu se', sicché, se fossi chosa questo piato ti bisongnassi sapere, e' non manchi e sapia dove tu sia. A Pistoia si dicie ch'egli è anchora da 8 Chardinali e di chontinovo ci trapela qui gente: e tutto dì domandano di te, e credo più tosto per bisongno di loro che di te; il perché più mi piace sia chostì che altro, e che vi stia tanto che questa bulima passi per più tuo riposo e utole, chè non sarebe sanza danno. Mesere Torello è stato qui e ànno hordinato che, se questo Chardinale ci viene, che sarà chon mesere Piero e farà questa dicierìa chome sarà di bisogno a l'onore tuo. Non so che altro t'abia a dire. Puccio credo arai ritenuto sino a sera. Cristo ti ghuardi, per monna Margherita, in Prato. Franciescho di Marcho da Prato, in Firenze. 1409 Da Prato, a dì 6 di gennaio 1409. In Firenze.