Al nome di Dio. A dì VIII di genaio 1409. Questo dì avemo la vostra, di notte, per ser Amanato, ed è venuto Puccio e, a chagone che siamo in facenda, diremo brieve: abiateci per ischusati. È venuto questa sera II del Chardinale del Puoi e dichono domatina ci sarà di buon'ora, il perché provegiamo a quello bisongnia, e dicie saranno forse da XL, di che provedremo, che di loro non ci spenderanno danaro per la vita loro; e già abiamo fatto amazare que' polli ànno voluti e il polaio tutto proferto e farànone chome a loro piacerà, e al bechaio hordinato la charne voglono, aranno tutta, e noi pagheremo e pane e vino e chonfetti e altre chose: abiamo tutto in punto per modo se gli farà grande honore. La stanza sua non sapiamo quanto si sia: tutto saprete, e la vostra schusa se gli farà chome sarà di bisongno; e questi sua ci sono venuti ànno maraviglia di tanta chortesia. Hora sieno quanti voglono, che la chosa andrà tutta bene e le bestie e loro e tutti: siate avisato. E per insino questa chosa non si spaccia, fate chonto di noi non si può ragonare: atendiamo a niuna altra chosa per esere qui a quello bisongnia; faràssi in questo quello dobiamo e poi atenderemo a l'altre chose, spacato chostoro, e a la vostra vi si farà per agio risposta. Che Cristo vi ghuardi, per monna Margherita, in Prato. Da Stefano di ser Tingho abiamo auto f. 16 di sugello, cioè 13 per lui, da Lionardo d'Aghostino, e 3 da lui e da Vanni di Pagholo Sachangnini f. 27 s. 12 d. 6 a oro e da Ridolfo, chome dissi, f. 4 s. 1 d. 3 a oro: tutto are' mandato domatina, non n'ò tempo cerchare per chi e, se bisongnerà, ne spenderò. Dicie queste sue gente che questo Chardinale ci starà tutto dì domane e venerdì mattina: pensa, sanza mancho, verrà a vedere Firenze per ire a Bolongna: saprete che sia. Franciescho di Marcho, in Firenze. 1409 Da Prato, a dì 9 di genenaio.