Al nome di Dio. A dì 9 di genaio 1409. Iscritovi stamene e mandai a la Porta di buon'ora, perché dicie l'arechò Pippo di monna Ghuiduccia e disivi del Chardinale ci doveva esere stamane; di poi ci è suto stamane, e noi a lui e a sua brighata (abiamo) fatto e faciamo quanto honore è posibile; e alla sua venuta ci fu mesere Bonachorso, ser Baldo, Barzalona e Stefano di ser Piero e questi gharzoni, e mesere Bonachorso e ser Baldo fecono la diceria e schusaronvi chome fu di bisongno. Mesere Piero non vi pote' esere, ma pocho porta, ché lla chosa è ita tutta bene e va; e ci fu a ora di mangare, e tutta la vivanda (à) auta ed ebe in punto chome fe' di bisongno sí chome hordinarono e' chuochi sua, e noi gl'abiamo forniti di polli, charne e pane e vino e malvagia e biada e paglia, ché nulla ànno auto a spendere e tenghono avere ricevuta tanta chortesia che pare loro chosa fuori di mondo e fanno tante proferte che tutto il mondo e veramente tutti paiono huomini da bene, e credo sia bene speso hongni chortesia fatta loro; e' sono da 50 persone tra pie' e a chavallo, che tutto s'è bene proveduto. E domane, dicie, se ne vanno a Barberino, per la via di qua, per ire a Bolongnia; credo andranno di buon'ora, che già ànno mandato uno chuocho innanzi: saprete che seghuirà di tutto. E, spacati chostoro, atenderemo a fare de l'altre chose, che per la lettera vostra dite. Disivi anche per quella di stamane de' danari rischosi e che per lo primo vi si manderanno: chosì farò. E per Tommaso di frate Ventura n'avemo ogi anche una vostra, che pichola risposta v'achade. La botte da vino biancho domane si meterà a punto chome dite; tiene detta botte, sechondo la scritta, barili 5 1/1 e farassi gravare Buono e Michele Benuzi. A Piero di Ghuiduccio non dirò altro. Piero di Geri verrà chostì. Il charatore da Chanpi non c'è venuto: quando verà gli charicheremo le lengnie. Il Veschovo non ci à richiesto di gengavo né d'altro; dite se volete se gli proferi o dicha nulla; egl'à desinato e cenato chon questo Chardinale ed è di chontinovo cho' lui. Delle bungnole cercha Lionardo al chontinovo e, trovando chosa buona, le tôrrà. I panchiti per le bungnole à fatto Lionardo. Manuccio pare àe auto alchuno pigoramento ed àcci fatto venire il maestro Ugholino. Questo Chardinale à veduto ogi la Cintola. Il formagio è stropicato. De l'orzo avemo st. 36 dal Chomune per quello si venderà; l'altro da altri non se n'è auto. Domane chaveremo le mani de' fatti di Biagio di Beccho per lo modo dite. Non diciamo più questa. Cristo vi ghuardi. monna Margherita, in Prato. La matina, cioè stamane, desinò chol Chardinale mesere Bonacorso e mesere Torello alla tavola sua. Franciescho di Marcho, in Firenze. 1409 Da Prato, a dì 10 di gienaio.