Al nome di Dio, a dì xxx di settenbre 1399 A dì xxv e dì 27 vi scrivemo l'ultima; da poi n'abiamo una vostra lettera e per questa rispondiamo. Del sallnitro di Capova per aventura ve ne mandaremo alquanto e sopr'esso v'informerete di pregio e aviseretene. La nave di Bernabo e la conserva è più giorni si partirono di qua per ire a lloro viagio: che Idio salve l'abi condotte. E cho loro andò quella di Novello Larcharo. E simile le 4 ghalee ci puosono e andorono via. Piaceci paghassi a messere Cristiano Cattano lb. 85 di gienovini e posti a conto di Tomaso Amidei e conp. di Roma. Abianvi avisato di lb. 815 trattovi per noi in tre lettere per on. 100 di karlini, qui, da Domenicho di Marino, e' quali paghate come per quella del canbio si contiene e a nostro costì ponete e a Firenze, a Roma abiamo scritto vi siano rimessi; in caso no llo facessono, li ritraete là e non qua. Siate avisati. Dipoi vi traemo, ancho per nostri di Roma, lb. 652 di gienovini, per on. 80, da Iacopo Salvagio; traemoli in Matteo Calvo, e' quali fate siano ben paghati come per quella del canbio si contiene; a conto di nostri di Roma ponete. Questi danari abiamo per meglo valere perché danari non ci sono, e qui bisongna per danari ci si trae tutto giorno da Roma. Chome farano, per ongni lettera sarete avisati. Per costà, boce, lb. 8 s. 3; Firenze, 47. Angnolo e Giuliano, e conp., in Ghaeta. Cristo vi guardi Francescho di Marcho e Andrea di Buonanno, in Gienova 1399 Da Gaeta, a dì 21 d'ottobre Risposto