Al nome di Dio, a dì viij d'ottobre 1400 A dì iij di questo, per le mani di nostri di Roma, vi scrivemo l'ultima nostra; poi nonn abiamo vostra e per questa v'abiamo pocho a dire. Rispondete. Diciemovi finimo tutti i pani, cioè balle 2 di Maiolicha de' vostri di Gienova, e a loro n'abiamo mandato il conto per le vostre mani e come per esso arete visto se ne ritrae netti, quando rischossi sarano, on. xxxj tt. viiij gr. 5 di karlini. E di rischossi ci trovamo, sbattutone le spese, circha on. dieci di karlini, li quali rimettemo loro insino a dì iij di questo per nostra lettera a usanza, da loro medesimi, lb. 82 s. 10 di gienovini, per on. 10, qui, a loro conto e de' nostri di Roma. Fiaci la seconda: mandatela loro. Rispondete. Questo dì ci è suto mostrato una vostra lettera, fatta insino a dì 28 di febraio 1399, per la quale ci avisate che diamo a ongni sua posta, a Bartolomeo di Domenicho di Donato, una peza di pani di Maiolicha della ragione di vostri di Gienova e che loro ne gli farete contenti. Lo ditto Bartolomeo ci à richiesto di ditto pano, di che li abiamo risposto: ditti pani sono finiti, il perché no gliele possiamo dare. Ora lui ci dice n'à bisongno e che li diamo il proceduto perché abia da conprarne dell'altro. Abiali risposto non poterlo fare, e pertanto a voi ne scriviamo, e per la prima ci rispondete se siete contenti li diamo la valuta d'uno o quello volete li diamo. Rispondete. Altro non vi abiamo a dire. A' vostri piaceri. Angnolo e Giuliano, in Ghaeta. Cristo vi guardi. Francescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze 1400 Da Ghaeta, a dì 18 d'ottobre