Al nome di Dio, a dì vj di magio 1401 Abiamo ricevuto vostra lettera de dì 10 d'aprile; pocha risposta achade: farèlavi in questa. Rispondete. Rimangnamo avisati di molte nuove ditte di Levante, e come non pare rifreschino e confortoci, trovandoci adosso pepe, lo finiremo trovando da fare profitto; e così facemo d'alquanto n'avamo: è più giorni ne traemo fine. E per certo queste nuove non ci pare debano riuscire come si dichono, non di mancho se altro di nuovo n'avete non vi sia grave avisarne. Montonine di Valenza non ci mandate perché c'àno cattivo spacco: mettencene questi catalani adiritura e fanone buono merchato: siatene avisati. Abiamo avuto la lettera di Salando da Chomo mandato ci avete, e rimangnamo avisati di due balloni di Vervi furono charicati in sulla nave di Paghanino da Biasca, a Brugia, in quale dovia lascare a Pisa al ditto Salando e come lui no lli asengnò; e pertanto che noi faccamo di rinvenirli, di che ciene siamo messo a sentire e niente si truova di cò. Paghanino da Biasca e sì Carocco Cichala è più tenpo furono qua e andorono i Levante e secondo sentiamo di là ànno preso viagio per Fiandra, sì che qua nonn arano a capitare; non di mancho capitandoci, li apresenteremo la lettera de lo amicho e ingiengnerenci di rivenire ditti 2 baloni e di riaverli, e di quanto seguisse v'aviseremo. Rimangnamo avisati come messere Gherardo a Pionbino debe armare una ghalea e una ghaliotta a pitizione de re Luigi e pensate trovando da fare dano, lo farà, che facesti bene avisarne. Abiamo sentito dipoi la ghalea non si arma, ma solo una ghaliotta. Se altro sentissi di costà di lui o d'altro corsale, non vi sia grave avisarne presto. Rispondete. Pregi di più cose rimangnamo avisati e facesti bene avisarne e per ora i niente ci vegiamo profitto; quando altro ci paresse, lo vi diremo; quando alchuna cosa facesse mutazione n'avisate presto. Rispondete. Pensiamo tra la nave di Guarcho e quella di Novello Larcharo v'arano fornite costà di pani di Linguadocho e sì di pani franceschi e inghilesi: avisateci ora di loro pregio. Rispondete. La lettera di maestro Cione mandato ci avete, a Domenichino di Bonifazio abiamo dato, e lui dice vedrà la risposta di lui a esso, e se niente dovrà avere liele darà. Pensiamo in questa mandarvi la risposta e aviserenvene. Avisateci, a l'avuta di questa, pregio di guarnella bianche di Chermona fine, e simile de' neri e ancho di boccacini di là. E più c'avisate pregio di stangno i lame e sì in vergha, quanto costasse il cento. Rispondete. E più per questa non vegiamo avervi a dire. Siamo a' vostri piaceri. Canbi: per costà, .h.; Firenze, 47 3/4 in 48; Gienova, lb. 7 s. 19. Angnolo e Giuliano, in Ghaeta. Cristo vi guardi. Fiaci uno mazetto di lettere a Piero e Baldasare del Tingnoso manda Domenichino di Bonifazio e in essa è la lettera de la risposta a maestro Cione dove Domenichino li risponde, e lui non c'à voluto dare nesuno danaro per lui, ma dice da Bonifazio li avisarè del tenpo debe esere paghato da' frati e in que' pochi dì dè partire per essere là. Siate avisati. Ancho vi guardi Idio. Francescho di Marcho e conpa., in Pisa 1401 Da Ghaeta, a dì 20 di magio Risposto