Al nome di Dio, a dì vij d'aprile 1399 A dì v di questo, con lettera di nostri, vi scrivemo quanto bixognò; e poi questo dì, avemo ij vostre lettere fatte dì 16 e dì 22 del pasato: farenvi risposta a' bixogni. Dite era asai non avate auto nostra lettera, che n'abiamo maraviglia perché sapiamo per ogni fante v'abiamo scritto: aretele aute e risposto. Avisamovi de lb. 316 di genovini rimettemo per voi a' vostri di Gienova, da Franciescho de' Bardi e conp., per on. 40 di carl., a Benedetto de' Bardi e conp., a lb. 7 s. 18 e mandamovene la prima del chanbio e con questa arete la seconda: mandatela loro e faretene la scrittura bixognia. E chome vi diciemo, de' danari di vostri panni avamo riscossi circha d'on. 30 e subito penxiamo aremo de li altri, e chome ci avanzerà di vostro, vi voremo rimettere e aviseremo di quanto seghuirà. Detto v'abiamo chome per la ghalea padrone Antonio Archucio, avamo auto una balla di panni ci mandorono per vostra raxone i vostri di Pisa, dove dichono esere peze 7 di panni di Valenza e che li finiamo per lo corxo. Abiamo ciercho di spaciarli e per insino a mò niente n'abiamo potuto fare, e non vegiamo a questa peza se ne poxa fare nulla. Noi ci faremo ciò potremo per finirli e aviseremo di quanto seghuirà. A' vostri di Pisa non poxiamo hora scrivere: dite loro abiamo auto la balla di panni di Gigniachi ci mandorono: aviseremo per altra a pieno. Nè più v'abiamo a dire. Siamo a' piaceri vostri. Idio con voi. Per costà, 48 1/4; Gienova, lb. 7 s. 18. Per Antonio e Doffo e conp., in Ghaeta Franciescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze 1399 Da Ghaeta, a dì 16 d'aprile Risposto