Al nome di Dio, a dì xxiiij di luglio 1399 A' dì paxati v'abiamo scritto quanto è suto bixognio; e poi avemo vostra lettera e quanto per exa dite aviamo veduto: farenvi risposta a che bisognia. Dicemovi avere promexo per vostra lettera, ad Agniolo di ser Pino e conp., on. 16 tt. 8 gr. * ci traesti per vostra e poi li paghamo: a vostro conto sono chome bixognia. De' danari di vostri panni ne vegniamo rischotendo ogni dì e, raxonate, chome ci avanzarenno niuno del nostro, vi si rimetterano o pochi o asai che sieno e aviseremo di quanto seghuirà. Siete avixati chome di vostri panni non abiamo potuto fare niente, nè dipoi anchora e non vegamo prima che a la fiera di settenbre se ne poxi fare niente; ma alora, sanza mancho niuno, ne faremo fine al meglio potremo e sarete avisato di tutto. Venne pochi dì fa d'Aghua Morta, la nave di Novello Larcharo e va in Romania, e cci à datto panni asai di Linghuadocho e alchune balle di Vervi: spacieraxi in questi pochi dì, e va in Romania. Che Iddio le dia buon viaggo. Questi danari sono migliorati a' pregi vedete e chaghone n'è stato un paghamento s'è auto a fare a lo Re; parci per un pezo qui non poxi esere altro che charo. Aviseremo che seghuirà. Nè più v'abiamo a dire. Idio vi ghuardi. Per costà, boce, 45; Genova, lb. 8 s. 10. Antonio e Doffo e conp., in Ghaeta. Dì 27. Franciescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo in Firenze 1399 Da Ghaeta, a dì viiij d'aghosto Risposto