Al nome di Dio, amen. Dì 30 di novenbre 1394. Ieri mattina per da Vinegia vi scrissi l'utima e disivi il bisongno, aute l'arete, rispondete. Di poi iersera per da Pisa n'ebi una vostra de dì 15 e visto quanto dite rispondo brieve. Mandavi in detta lettera il chonto de le peli che montano spaccate di qui lb. 42 s. 13 d. 3 inperiali e tanto n'ò posto a chonto de' vostri di Vingnone. E in detto fardelo 2 paia di ghuanti di chamoscio chome detto avete: e deti non vi chonto niente però Giovanni di Domenicho m'à detto a bocha che li avete detto ne facci fare anchora 2 paia a detto modo e chosì ne farò. E queste 2 altre paia saranno s'i' potrò più belli che li altri e sì li vi porterà il deto Giovanni e a lui mi farò rendere i danari di tutt'e 4 paya. Arevi ben detto costo di detti cho le peli insieme ma io no gli ò anchora paghati. Come detto v'ò e veli che vanno a Vingnione si partirono di qui a dì 23 che fo chonto ogi o domattina saranno a Vigliana cho la grazia di Dio. E Govanni è di tutto a pieno avisato quanto dè seghuire e poi penso vi troverà lettera di Boninsengna che li dirà i modi a tenere di mandare da Vigliana in là. E secondo ò sentito, certi da Vingnone ànno iscritto a Michele di Nono che loro roba mandi per lo chamino corto. Non so che partito s'arà preso Boninsengna, chome niente se sentirò saprete. È pure un gran risparmio da mandare da l'un chamino a l'altro, ora Idio lasci seguire quelo debe 'serr i meglio e di più salvamento. I nostri di Vingnone penso di fornire e 'l più tosto che ssi può e di buone chose e se potrò diranno sieno ben serviti, da loro saprete la verità. Chome detto v'ò, chol nome di Dio chomincammo a rischontrare a dì 25 di questo [] di Santa Chaterina la qual priegho ci dia grazia venghino a buon fine e chosì ò speranza che sarà. Insino a qui troviano [] bene, diròvi chome fareno per l'avenire. Apresso questo conto de le mercie dove ci siamo chomincati viene quelo de' fustani de' propi e di queli a chomune, al tenpo vi dirò sopracciò. E fatto questi sarà quelo di Pisa sì che atendo li mandiate a cciò faciano a un'ora se si può. E se dibattito ci sarà o in questi o negli altri li chiarireno queli che potremo e degli altri faremo quelo sarà ragone e in ciò metto e metterò ongni solicitudine che abiano nostro dovere ed elino i loro. Son pur chose queste, Francescho, che vi ci chonviene mettere tenpo tanto sono invechiate: faràssi ch'abiano fine il pù tosto che si potrà e voi aviserò di tutto. Sono bene avisato chome Boninsengna dè mandare lane e voi dite sarà per aventira buona somma e parte per voi propio, sia chol nome di Dio e di ghuadangno. I' ò bene da lui che nn'à chonprate quintali 100 e che la dè fare lavare e poi la manderà e sopracciò li ò risposto quanto bisongna. Apresso, questo Giovanni da Pesano il quale ebe parte ne l'altra à mandato a Vingnone 1 balla di fustani di guado e 1 di bianchi e di questi danari ne dè chonprare lane. Di che ò detto per insino 80 in 100 quintali ne può tore avendo messa di nera e facci lavare e mandi apresso questa di sopra. E, secondo che noi faremmo di questa manderà prima, si potrà prendere partito ma per ora questa basta. Di mandorle e stamigne e peli bianche atendo da lui chome arà seguito: se ne veranno vi dirò chome ne farò. Zafferano è assai questo anno i Monferato e si vende qui s. 58; orta ragonate altretanto e stacci fredo, non è da trassinare ora se non fa altro, chiamasi i rosso male volte. Né altro vi dicho per questa. Cristo vi ghuardi. Arete auto il fardelo de le peli vi mandai insino a dì 21 per da Pisa: se vi piace, date quela dove' lasciare a Bardo e se la volete la ritenete. Per Tommaso vostro di Milano vi si racomanda. Francescho di Marcho, in Firenze. Propio.