Al nome di Dio, amen. A dì 5 dicenbre 1394. A dì 30 di novenbre per coriere vi scrissi l'utima e chon ese avea più da mandare, arete mandate. Di poi a dì 4 per coriere n'ebi una vostra e chon essa da Vingnone e visto quanto dite rispondo a voi e loro per questa. Di Giovanni di Domenicho suto qui sete avisati e poi chome si partì. E per un choriere viene da Vingnone questo dì i lasciò cho la roba a piè di Viglana sì che, cho la grazia di Dio, è ito salvo, nonn ò anchora quelo s'abi seguito. Pregio di zafferani avete visti quel che si fa. S'è poi venduto il monferino s. 62 e 63 libbra e tanto i ragonate; orta à boce s. 55 in 56 a danari. Vo' dite avete alquanti chapperi e non dite donde: ragonate esendo belli chapperi d'Alesandra s. 66, 100, e chapperi di puglesi s. 55 cento a danari. Al pregio vi chostano non sono per qui, diròvi s'altro faranno. Mandorle esendo belle lb. 7 s. 15 e 8 lire cento, saprete se farano altro di nuovo. Pregi di lane v'ò detto in altra e a' pregi le ragonate. Di Lucha venuto a Barzalona sono avisato e scritto ò loro di qui e avisatoli di fustani, lane, zafferani e magla. Se niente voglono dichilo mentre ci sono. Le ghalee chome sentito arete sono gunte a Vinega e loro charicho vi mando in questa. Secondo sento pepe v'è bassato: pregi di qui non se ne può dire insino non si vede quelo faranno là. Diròvelo quando sarà tenpo e che abino qualche premiza. Dissivi de' f. 500 auti per voi in tre partite pe nostri di Vingnone de' quali dovete avere pe primi f. 200 auti da Domenicho f. 2 1/2 e per f. 100 auti da Franceschino Sparviere f. 3, di questo avete buon merchato, e di questi f. 200 d'ora restate a dare f. 3. È vero che c'à f. 50 auti più che non avate di nostro sì che se n'arebe a sbattere 3/4 di forino che resterebono f. 7 3/4, provedete s'achoncino a ciò non s'invechino. I' ò auto bisongno per danari prestati a Nani e pe nostri di Vingnone di f. 150 e quali questo dì v'ò mandato a paghare in Guido di Domenicho f. 150 per chanbio di f. 157 s. 4 inperiali auti qui da Boromeo e Giovani Boromei: al tenpo ne fate buon pagamento. Atendo Nanni di Domenicho qui di presente e daròli i danari arà bisongno e poi vidrò quanti n'arete a trare da Domencho di Chanbio e quanti n'arete a pore a chonto de' nostri di Vingnone. Diròvelo bene a tenpo pure deto torni qui e, s'è chaso che prima ve 'l dicessi voi li paghassi per un dì o due, fatene loro servigio tanto vidrò chome s'ànno a 'choncare e pagare: fate pure debitore me insino vi scriverò. Né altro per ora vi dicho. Cristo vi ghuardi. Tomaso di ser Iohani in Milano, dì 6. Scritto questa mattina ò poi lettera da Nanni da Vigliana chom'è gunto salvo e à messo 5 balle a chamino. Saràci lettera a Firenze e a Vingnone, mandate. E 'l charicho de le ghalee mandate in questa va a Barzalona, perché non ò agio no 'l posso chopiare. Francescho di Marcho e Andrea di Bonanno, in Gienova. Risposto a dì 11 detto.