Al nome di Dio, amen. Dì 10 d'aprile. A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno per lo chamino da Vinegia cho nostre lettere, aute l'arete e niuna vostra ò poi ed ora non è a dire. Detto v'ò chome a dì 3 di questo rimissi per voi a Vinegia a Zanobi di Tadeo in Ghabriello di Petro e conpagni lb. 15 di grossi per chanbio di lb. 244 s. 16 inperiali dati qui a Manno di ser Iachomo e conpagni. E detto loro li rimettino chostì per voi e chosì atendo faccino e voi quando li avete li ponete a mio conto qui. Questi v'ò rimessi per danari rifatti de la lana e sì per danari m'avanzano de' fustani forniti per voi. E chome arò fatto leghare 2 balle, di che fatto merchato inanzi avessi lettera da Boninsengna, ve ne manderò conto a punto. Insino a questo dì resto a finire de la ragone chomune de le lane saccha 17. Solecitola quanto si dè e spero passato feste le dareno fine e poi la vostra parte rimetterò per da Vinegia o Gienova dove mè sarà e aviseròvene. Di qui non mi partirò che niente ci resti a ffare e di questo non dubitate e nostre scritture laserò in buon luogo e per modo staranno salve. Come detto v'ò, insino a dì 30 di marzo si partì di qui Govanni da Pesano, quelo à parte nelle lane cho noi, per ire a Vingnone e ora spero sarà là e chon Boninsengna dirà quanto farà bisongno e però inanzi mi parta atenderò risposta e quanto Boninsengna mi scriverà seguirò e voi aviserò di tatto. Se altro non arò a fornire di nuovo e qui non mi resti a finire queste lane a chomune, e intanto che questo Govani da Pesano torni, verò insino chostì. Ma 'vendo a fare altro non pensate ch'i' vengna e qui lasci se gran forza non fose ma i' chredo no ne aparendo di nuovo che da fare non sarà che per un pocho non possi venire ma tuttavia, venedo il chaso, farò quelo a me è debito. Né altro vi dicho per ora. Cristo vi ghuardi per Tomaxo vostro vi si racomanda. Francescho di Marcho, in Firenze. Propio.