Al nome di Dio, amen. A dì 11 dicenbre 1395. A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e vostre lettere non ò poi e di nuovo nonn è a dire. Dicimi Stoldo sopra certe mercie domanda quelo di Maiolicha e pocha grasscia v'è, resteranno al presente s'altro non dite. Qui stanno lane a l'usato e àccene poche: atendisene da Pixa, non so che pregio s'arano anchora. Fustani di 2 chandelieri cho l'anchudine i mezo e di 3 chandelieri chosteranno ora al febraio che nne viene loro tenpo s. 55 a tore da' maestri in s. 56, di questi non se ne fa stramazi qui. D'altri di 2 chandelieri asa' chomune roba s'aranno per s. 52 panno a danari tutto. Se volessi di que' di sopra de le 2 ragone si chonverebe dire dinanzi u mese al maestro li fa a cciò potesse provedere di mandare a la chura che s'avessono a tenpo. Fustani di guado fini lb. 7, d'altri secondo bontà da lb. 6 s. 13 in s. 16 peza, se nne volete dite e se amate più un sengno ch'un altro. I' vi manderò a questi dì per da Pisa o per da Vingnone balle 5 di fustani bianchi di 2 chandelieri chon un'E per chontrasengno che sarà di sì buona roba come vedessi mai. E più saranno balle 4 di fustani di guado che per lo simile è di sì buona roba chome vedessi anchora e arditamente li potrete mettere per mezo alquanti ve ne viene, quando gl'arete sapiateli avanzare che 'l vantagio v'è. Le ghale son gunte a Vinegia insino a dì 30 de l'altro, da Gienova ne sarete avisati: à zucari asai e pepe, gengiovi pochi e sperano regerano bene. Né altro vi dicho per questa. Chanbi per Gienova 3 1/2 in 4, Vinega 4 1/2, Pisa 2 3/4 per cento pegio, Parigi 1 1/2 meglo, Brugia s. 31 d. 4. Cristo vi ghuardi per Tomaso di ser Giovani in Milano. Francescho di Marcho e Lucha del Sera, in Barzalona.