Al nome di Dio, amen. A dì 6 di marzo 1395. A dì 2 co lettera di questi di Mano di ser Iachopo vi scrissi l'utima e chon essa da Firenze, arete aute e mandate. E niuna vostra ò poi e ora è pocho a dire. Finimo saccha 19 di lana biancha e 1 di nera come detto vi s'è, restaci saccha 8 di nera. Dire si potrebe asai e non ci se ne vende di nera al presente perché non è loro tenpo, ne viene al magio. Or non di meno, chome prima ci verà chonpratore, le dareno via e dovete chredere se ne fa per me darvi quelo si dè, finita che saranno ve ne farò conto. La biancha ragonate a' pregi v'ò detto in altra e, perché nne sia venuta chostà, non si getta via qui ma bene se ne ghuadangna pocho o niente. Se vedete per lb. 15 s. 10 in s. 15, esendo ben lavata, ci si possa mettere, il potete fare e mettendo sia biancha tutta e nera non mandate se non ve ne domando. Disivi delle 100 peze di fustani conprati. E poi n'ò conprate anchora peze 100 pe nostri di Vingnone di detta sorta. E perché l'amicho avea bisongno di danari ne l'ò servito de' nostri e chostanci meno s. 1 che cci venghono s. 52 d. 9 ch'è 'l migliore merchato c'abi chonprato poi ci sono. E danari de la lana ò rinvertiti parte per nostre bisongna per lo tenpo: quando arò finita rimetterò e che de' vostri mi truovi di chontanti vi rimetterò. Le 2 balle di neri di ghuado è perfetta roba e l'una e l'altra si spacciano benisimo in Chatelongna. I' vi dissi per l'utima chome vi mandavo per Nicholaio di Mone 2 balle di fustani di 2 chandelieri e una balla di guado e anchora è qui per chagone che non potè avere panni, a Francesco da Pescina, degli Alberti e per questo son soprastati. In questi 2 dì credo partiranno e credo dare loro un'altra balla di guado, dirolovi. S'altro no vegio, la chassa di Stoldo vi rimanderò indietro per questi perché, per aventura atendere si potesse mandare per qui, si perderebe tropo tenpo, saprete che ne farò. Saranno di po' partite le navi per chui mandate i fustani a Barzalona, che Dio le conducha. E di poi a dì 7 co lettera di Manno e co lettera de' Tanci n'ebi 2 vostre de dì primo, copia l'una de l'altra, rispondo a quelo mancha per questa. Sopra le vostre lane vi s'è detto e dice assai, e credo pensate dorma, ed egl'è 15 dì e notte non mi tochò a dormire 40 ore! Vo' dovete ben credere che se n'è fatto per me di finilla quelo bene s'è potuto e sostenutola di pregio. Ora, quela mi resta, vi si darà fine chom'è mè e più tosto si potrà e se di nera ci si vende per niuno, crediamo eserr de' primi. Farònne come m'è debito fare. De' fustani tolti non vi contentate secondo vostro scrivere: non ne torrò più e quando arò danari di vostro ve li rimetterò. E vi richordo questi ch'avete è chosì perfetta roba chome vedessi buon dì e nonn è questa da mettere aguale a quelli si vendono costì. Vo' dite che se per s. 50 di potessono avere si prendino: non ne fate conto d'avere al pregio fustani che sieno da vendere. Perché da Vigliana non si manda per anchora, e potrè durare e la cassa de' nostri di Firenze perde tenpo, abiano diliberato rimandarlavi indietro e domane parte Nicholaio di Mone per chui la mandasti e per lui ve la rimando. Pagate come vi si dice per la lettera de la vettura e fatene la volontà de' detti di Firenze. Piacimi de le navi partite e simile di Cristofano, Idio le chonducha salve. Il verdetto dite non si più avere a meno di f. 18, restisi. Ebi da Brescia da Lorenzo Canpeli 400 penne di struzolo: debole dare per lb. 32 e ritratto pore a vostro conto. Ò cerchate di vendelle e più di lb. 25 non se ne truova. Saràcci una lettera a lui ch'è più dì partì da Brescia e dè chapitare chostì: se v'è, dateglele, e se no v'è, serbatela tanto vi sia e chosì ò da lui fare. Tenuta insino a dì 10 e di nuovo non ci è altro a dire. Queste vi mando per Andrea Manoveli e vane a Firenze e saràcci 1 mazo a' nostri, mandate. Saracci 1 di Mano di ser Iachopo, date presta. Chanbi 3 in 1/3, Vinegia 4 1/2 pegio. Cristo vi guardi. Tomaso di ser Giovani in Milano, dì 10. Francescho di Marcho e Manno d'Albizo, in Pixa.