Al nome di Dio, amen. Dì 10 di gungno 1396. Per Marchaccio vi scrissi l'utima, arete aute. Poi n'è una vostra de dì 26 de l'altro, poche risposte achade. Mandavi per lo detto Marchaccio 3 balle di fustani di Francesco propio, aretele aute e seguitone quanto vi si disse. E più vi mandai a dì 5 per lo detto 1 fardello in ch'è una cotta, mandatela a Francesco di Marcho come vi s'è detto e di questa di vettura niente avere. Resto a finire 1 sacho di lana nera che nne fo mia posa farllo e finito ve ne dirò conto di ciascheduna mandata come dite. Chome i chanbi migliorasono punto, vi rimetterè f. 100 in 150. Anchora starò qui per tutto questo per chagone di cotoni vengono da Vinegia de' nostri che se cciò non fosse potre' montare a chavalo, ma non voresti a dietro niente a fare se poso. Di più altra roba mandate atendo da voi qualo seguito sarà e che nne diciate spese d'esse a cciò s'aconcino. Né altro vi dicho se non ci si dice di Rugier de' Ricci falito che cci dispiace. Cristo sempre vi guardi per Tomaso di ser Giovani in Milano. Tenuta insino a 14 e di nuovo non è a dire altro. Come vi s'è detto per Marcaccio vi mandai un anello d'oro. Farete Bartolomeo del Nero che sta chon Giovanni Iacopi in Catelongna l'abia che suo è, rispondete. Francescho di Marcho e Manno d'Albizo, in Pixa.