Al nome di Dio, amen. Dì 21 di
gungno 1396.
A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno. E poi n'è due vostre de
dì 14 e dì 16 e visto quanto dite rispondo.
De'
f
. 100 trattovi e promessi sono avisati: areteli poi
pagati e
aconci come vi
dicemo.
Vegio
Boninsengna niente v'à
rimesso, sia con Dio, forse che li metterà
meglio a tenere in
cassa! Verò traendo a voi come bisongno mi farà e aviseròvene.
Quanto dite de la
conpangnia de'
Ricci falita ò intexo, Idio ristori chi
danno riceve e pongavi fine omai.
Sono avisato quanto dite sopra i
chotoni, coè
saccha 12 che vengono da
Vinegia e come in essi avete parte. E apresso chome avete lettera da
Firenze da' nostri che sopr'essi m'ànno scritto quanto s'è a fare. Per
anchora loro lettere sopracciò non ò aute: atendole, e chome l'arò seguirò
secondo diranno e di tutto vedrò trare il più
utile si potrà, o a
danari o
pocho tenpo o tornne tanti
fustani
gregi o
bianchi che sieno fini. E per
tale vi dico che, prendendo
fustani, non torò se non di 2 ragoni che sono
chostumato di mandare a
Barzalona ch'è una perfetta
roba e si
vende
benisimo. Quando vi sono di 2
romiti non fate conto d'avere che niuno ci se
ne
vende e questo da
Pesina ne fa pochi: ora, tuttavia che a cciò sareno,
vedren prendere il miglore e voi avisereno.
Prendendo
fustani è mè mandali a
Pisa che costì a volelli mandare in
Catelongna, e anche per
vendere e ànno asai meno spesa, sì che toglendo
fustani è da mandare là come dite.
Anchora non sono arivati detti
cotoni: fate conto, per quelo sento, per
tutto questo o pochi dì de l'altro saranno qui, Idio li conducha. Diròvi come se ne farà.
Tenuta dì 23 e di nuovo nonn è altro. Anchora non ò niente da
Firenze sopra
cotoni.
Chanbi per costà 1 1
/2
boce,
Vinegia 4 pegio.
Nè altro vi dicho. Cristo vi guardi per
Tomaso di ser Giovani in
Milano.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno,
in
Gienova.