Al nome di Dio, ame. Fata a dì 11 di dicienbre 1382. Stoldo e Mateo, Franciescho salute di Vingnione. Per Boninsengna vi si ricorda che quando sarette a Pisa conperiate per la botegha, per comiciare ad una facienda, lb. 250 di soatollo biancho, la metà sia ischiene l'altra metà fianchi, cioè che sia tanta ischiene chome fianchi. E sia parte sotileto e partte groso di buona maniera come sapette fae bisongnio per la botegha e guardate che sia di grosseza bene seguente nelle ispalle e sia lughe le schiene, cioè di grande bestia, fate ne siamo bene serviti. E se potesi avere ischiene tute, sì lle tolgliete non sopra conperando troppo. E se tolgliette fianchi, guardate sieno groseti e iguali, non li tolgliete tropo sotilli perché si vendono malle quando sono troppo sotilli. E piùe ci conperate 2 chuoia di bue concie in allume che sienno bene grandi e bene lunghe e grose e di buono adobo, vole per fare coregie da mala, da soma e da chofani. Sieno belli, chome altra volta ne mandò Istoldo 2 grandisimi, e guardate che ne' fiachi e nella ispalla sieno bene ritondi e che nello collo e nella testa no sia troppo pesante. E tolgliette uno pezzo di soatollo che sia bene groso e netto e buono per fare manete e talgluolle per balestro, sia fine per fare detto lavoro se llo potete avere e allo sopra detto. E vore' cierchassi costì o a lLucha se trovassi lib. 6 in 10 di peneri di setta per fare fiochi da borsa che sieno fini di setta e sieno per terzo vermilgli e per quarto azuri e per quarto verdi e resto neri, sanguigni ed altri colori. E fate n'abiate il merchato e no gli altri: aprite l'ochio sì che non intervengha come è fato per lo tempo pasato. Non è senno a conperare merchatantia che l'uomo no lla riguardi bene, fate sie che no vi sia fatto riprensione per non avere bene proveduto. E queste chose mandate ad Arlli o a Marsilia come vi viene trovato pasagio e madate tuto con sichurttà per modo che 'l maestro no ricieva danno. E quello che monterano le dette cose mandate a paghare e se voi avesi tenpo 2 mesi vi rimeteri i danari costà. E per aventura se me ne viene rifati alquanti vi rimeterei i danari costà e per aventura se me ne viene rifati alquanti vi rimeterò chostà per tuto gienaio f. 50 in 60 d'oro camera. Richordavi che quando sarette a Pisa provegiate co llo maestro quello vi pare sia di bisongnio e sì vi ricordo sapiate sì fare che l'amistà si conservi e sì ci escha per modo che ve ne segua onore e profito per lo tenpo che veràe che sono ciertto che se llo farete ve ne seguirà quello vi disi a bocha. Non vi dirò altro per questa, che Dio vi guardi senpre. Anchora mi sono avisato che qui m'è richiesti dello istangnio di Cornovalglia e però vorei che trovandone del buono me ne mandassi 2 lame che fose fine avendollo a f. 7 ciento e non più. E s'al pregio lo potete avere tolglietello e no potendollo avere al pregio ispendete insino a f. 7 1/4 d'oro ma piùe noe. Stoldo di Lorenzo e Matteo di Lorenzo, in Milano.