La copia di quella lettera s'acconciò, e andò bene. Spesesi lire III in V paia di starne, che 'mpiettono uno panieri, che sarebbe bastato a uno re. Chi me le avesse date, sarei suo servo un anno: dicol per lo modo, ec.. Ora e' fe gran festa della lettera e dell'uccellagione, e disse a chi le portò (che ve ne farò rìdere): Io gli voglio rispondere a questa lettera! Le carte abbiamo aute tutte, e stanno ottimamente. Sarò costà a questi dì, e parleremo insieme. Ho levato panni a messer Guelfo: non ho per cui mandargliele. A lui non scrivo, ch'io non posso tanto scrivere: non vi incresca fargliele assapere; e che mi perdoni. - SER LAPO. Mandate domattina a Guido il vostro morello, che 'l terrà parecchie dì per andar la sera in villa. Dirovvi la cagione come è sanza cavallo ora. Dire'vi della mula, se non che ha quelle rappe. Avea prestato il suo ronzino, o forse donato: e anche un cittadino fu sì ingordo che gli ha chiesto il suo cavallo per xx dì; ed e' fu si mansueto, che glie l'ha prestato, per non rompere la regola sua, cioè di non saper mai negar nulla.