Dolgomi non ho potuto esser con voi a pigliare degli usati ispassamenti, ne' dì passati; che stimai spesso voi e io ci andassimo perdendo per la terra a diletto, quando fossimo fuor delle faccende. E dicovi ch'io ho tanta cara la libertà, che stando quassù, morrei come imprigionato, e non mi consolarebbe tutto l'oro nè onore del mondo; e anzi eleggerei vita povera, libera e lieta, pur ch'io fosse certo non capitare in miseria. Scusomi che non sono venuto a voi per non potere: ma ser Coluccio guarisce forte, e ristorerovvi tosto. Dopo nona venìa a voi; e poi fu' a mezza via, tornai a drieto perchè mi parve tardi. Increscemi di me e di voi, che state sanza me e io sanza voi troppo. Iddio sa come mi siete nel capo spesso. - SER LAPO vostro.