Padre carissimo. Benedetto sia Iddio, che m'ha libero di volere alcuna cosa, più che sia il necessario: e non so che maggior grazia potessi avere più mi contentasse; però che questa è sola quella cosa che mi tiene in pace, e lascia sanza tribulazione di mente. di Marco di ser Migliorato m'hanno scritto, che si maravigliano che mai della lor posta e terra rimpetto a me non ho poi fatta risposta; e che in me vogliono rimettere il pregio: che è XX staiora, con le case o capanna che sia: e che vogliono il danaio non prima che febbraio. E in questo mezzo si pigliaranno la ricolta. Non so vostro pensieri; e nol farete tale, che a me non piaccia. Dirovvi il male e 'l bene ci è entro. Il male è, che la tornerà caretta, come già vi dissi. Il bene è, ch'ella è la più bella possessione da Spidale che sia in codesto piano; e ogn'anno vi potrò comperare de' pezzi, e fare uno grosso podere: e averne a buon pregio; sì che l'una ristorerà l'altra. Item, so bene, che letizia arò io e mia famiglia, e vivi noi e morti, esser vicini alle vostre cose: e d'avventura qualche consolazione potremo ancora avervi insieme; però che s'io vivo, e' figliuoli m'aiutino, uscirò volentieri spesso di questo mondano Faraone di Firenze, e verrò ad abitare co gli uccelli e co' pesci, che non fanno nè dicono male; poi che gli uomini mi sono a increscimento: non veggio io da loro buon esempro. Pregate Dio vi dia a pigliare il meglio; e 'l meglio mi parrà ciò che diliberrete. Ricordovi che con uno amico solo non si può ; e Barzalone può venire meno. Iddio cel guardi. E a voi metta in animo ricordarvi di me, non altrementi ch'io faccia di voi. Quest'ora abbiamo sotterrato Nofri. Farete bene a profferervi a questa famiglia