Io ho pensato dar più volentieri noia alla vostra famiglia ch'altrui. Piacciavi mandare per lo fattorino questa lettera a monna Bartola, quando e' mena il ronzino a bere; sì che s'ella giugne costà a ora dacciò, monna Bartola l'abbia venardì anzi nona. Credo abbiate per bene ch'io vi faccia le soprascritte alla dimestica; perchè così ho diliberato fare con Francesco e colle sue cose, e lasciare stare i proemii e i prologhi che s'usano fra gli strani, che sono segno di persone salvatiche. A Dio v'accomando. - LAPO MAZZEI notaio. VIII di aprile.