Se voi diliberassi venire a Firenze, a visitare e stare qualche dì nella casa che accennaste (e io, per occupazione, non ve ne fe' piena risposta), credete alla verità, io stimo n'arete conforto; vedendo sì godere una povera e lieta famiglia; povera, dico, d'affanni e di pene, e ricca di pace e di contentamento. E potrete poi fare ragionevole agguaglio, da grande pastore c'ha cento pecugli e mille lupi intorno, a uno piccolo, che guarda in pace sua piccola greggie, e abondagli latte pe' vicini. Quanto voi siate volentieri veduta, e sanza niuno mutamento ricevuta, sallo Iddio: e io ne sono certo, per quanto praticai con la comare; e già l'avete la corte di legne. Quivi caperrà la vostra zia io vada a lei. Quivi ha ogni bene; e la casa e le cose sono bastanti, perchè vi piace l'umiltade. Deo gratias. - Lapo MAZZEI vostro, xvii di maggio, in Firenze.