Carissimo fratello. Poi ch'ebbi scritta una in questo
mazzo a
Piero,
accadde esser con
Luca, per altre cagioni avamo a trattare della
esecuzione di
Francesco, a cui Iddio faccia pace, e della cui morte ti dirò poco, perchè
vorrebbe uno
foglio pieno: le pene sue, i suoi
sermoni che fe, e 'l suo passamento, che fu nelle nostre braccia. Ora
quello mi muove è, che accadde
Luca dirmi aver pensato, poi che tua
compagnia
con
Francesco è rotta, che acciò non si perda vostro nidio e vostro inviamento,
che con quello pochino che far potesse, tu e
Piero o degli altri se con voi
sono, come a te paresse, facesse in vostro nome una
compagnia, con vostro nome e
segno; e che non saria sì piccola, che, per lo
ceppo c'ha, non facesse bene;
avendo da
Luca e dalla
Commessaria di
Francesco, c'ha durare v
anni, a fare
ogni lor fatto, e da altri. E se questo andasse per l'animo a te e
Piero, penso
che tra tu e io rimarremo molto d'accordo, quello si convenisse alla persona di
Piero. Ho voluto dirtene e udirne tua intenzione; e o innanzi al fatto, o poi,
arei pur caro vedere qua
Piero una volta, se possibile fia.
Or nel vero,
Cristofano, a questo non mi muove avarizia, nè voglia di ventar
ricco; chè terrei che mi si mettesse febbre. Ma poi che la cosa è così, io sarei
ito con la voga e con la fortuna alla seconda; chè nel vero, e' mi pare che e'
goda così questo mondo chi non è ricco nè povero, come il ricco, anzi certo
meglio. E nondimeno, se questo modo di
Luca non v'avesse a dare all'animo, nè
a me; che ciò che vi piacerà, a me andrà all'animo, sia pur cosa onesta. Io mi
lascio menare al tempo, e in questo modo vivo, sanza troppa malinconia. Ben
vorrei fossi tornato tu; chè 'l tempo tuo il dà: non so che pensi cavare
dell'aria di
Catalogna; se pensi avere bullettino di tempo lungo da Dio: come alle
volte tenea di sè
Francesco; che ben gli parve cosa di maraviglia aver lui a
morire, e ch'e preghi che e' facea non gli valeano. Ma credo per qualche due
anni, di ciò non
sareste biasimati: ma a te ne crederei dello stare e dell'andare. E della
casa tua, se vuoi, fammi qualche risposta. A me basta andare con la fede e buona
volontade.
Questo dì sono stato assai con
Tommaso Biliotti, e parlato di voi tutti; e
rimangone consolato: e simile del tuo fanciullo; del quale, quando ci sarai,
penso pigliaremo buono partito: ma vorrà esser in tua presenza, e con tuo
consentimento; che ancora è sì picchino, e non sai che riuscita si farà: chè ci
ha tempo. Più non dico. Guarditi Dio. --
LAPO MAZZEI tuo, in
Firenze. XXiiii d'
ogosto.