+ Al nome di Dio, amen. Dì XXXI dicenbre 1384. Egli è buon dì ch'io non vi scrissi per non avere auto l'agio, però che quatro mesi à ch'io sono stato in Arli a fare lavare cintali 400 di lane per Basciano chon gran pena (e) gran malenchonia per li fortunosi tenpi à fatto in questi paesi di grandi aque, e ancho mi fa bisognio tornarvi per darvi compimento. Sì che per detta chagione aviate perdono, se più spesso non v'ò scritto. Ristoròvi per lo 'nanzi, tornato ch'io sia. Io vi scrissi fino di settenbre II lettere, (e) per esse vi dissi chome a me era bisognio essare di chostà (e) le chagioni; (e) di poi, fino a questo dì, ò aspettata (e) aspetto vostra risposta. (E) di poi sono in Arli, ò saputo chome voi non sete stato ben sano, il di che ebbi dispiacere. (E) di poi ò sentito da Buonansegnia chome sete guarito e in buon punto, il di che ò auto piacere. Nostro Signiore vi tengha lungho tempo in buono stato! E chome per le dette II vi dissi le chagioni a me necesarie a essare di chostà, l'una per metere a punto alchuni nostri fatti (e) l'altra per avere con voi consiglio (e) aiuto, il quale per l'amore m'avete mostrato (e) mostrate non penso fallire, non perdendosi per me, ché perdare nol posso, se non per pocho sapere; (e) a questo à buon rimedio però che anchora non ò di tutto dure l'ossa. Or nientemeno io so' certo che questo non sarà quello che perdare lo mi facci, perché, chome voi sapete, huomo è prima giovane che vechio. E pertanto, poi che l'animo vostro è verso di me buono (e) dolcie, ben sarei io villano che contra a voi fossi crudele (e) aspro (e) ribello al volere vostro. (E) di questo ò aute lettere da chasa da nostro zio, (e) simile da nostra madre; (e) dicemi ch'io lassi anzi perdare le pocissioni e tutto ch'io mi parta dal volere vostro; (e) di questo forte mi gravano, (e) sì l'uno (e) sì l'altro. Per che, computata la faticha che in noi à nostra madre portata, (e) simile nostro zio, in mantenerci fino a questo dì, (e) considerato l'afezione dell'amore m'avete (e) che di voi non posso se non valermi per lo rispetto detto; (e) simile per aprofittare il tempo che con voi sono stato (e) non volere per un anno o più averne perduti III (e) avere passato il volere di nostra madre e essare fuore di voi, per vantagio ch'io trovi, non ne penso meglio valere che di voi, liberamente mi rimetto in voi (e) fo conto che voi mi potete tutto valere (e) fare conto già mai non ne fosse parlato. E in questo ò ferma speranza (e) mia fé, e per fare questo, dispongho non venire ora di chostà, e tutto si dovesse perdare, pure che a grado vi sia, (e) veramente conoscho che questo, esendo bene grado a voi, sarà grado a nostra madre (e) agli altri nostri parenti per lo chui consiglio mi bisognia ghovernare. Facendo io questo, mi rendo sichuro che a me non sarete, valendolo io, men chonosciente che agli altri, e quando a voi parrà n'arete relazione bastevole, sì che alora per me non sarà perduto. Or questo basti intorno a la materia. Atendo da voi risposta. Ma d'una chosa sopra tutto vi pregho: mi rachomandiate a Buonansegnia (e) Tieri che, s'io il vaglia, mi mettano avanti, spezialmente a Tieri, però che con Buonansegnia mi conformo troppo bene. Esso m'ama, (e) Tieri mi frotta. Ora tutto à buon rimedio. Io ve ne pregho. La chagione è bene abile a vedere, però che malvagi morsi sono di pulce magra, che tutto il grasso vorre' al ventre. Or voi mi potete intendare meglio nol so dire, sì che di questo non fo lungho proemio. La morte di Matheo arete sentita, il di che forte mi grava (e) duole per la virtù sua. E s'io ora ben mi richordo, quando era malato, venendo d'Arli, qui mi disse m'avia a parlare per vostra parte. (E) di poi, partii di qui sì tosto che a lui né a me non ne richordò; (e) di poi qui non sono stato, se non ora, (e) lui è morto al mondo - Dio abia fatta viva l'anima! -, sì che da lui non seppi già mai nulla. Pregovi m'avisiate quanto a dire m'avia per vostra parte, se onesta è la domanda. Altrimenti sia per non detto. Or sopra questa materia non vi dicho più, se non che di me facciate chome di vostro figliuolo e servidore, (e) fate conto (e) che voi (e) le chose vostre mi sono al chuore chome mai, e per relazione vera il vedrete. De' fatti di qui non vi scrivo perché qui sono buonamente nuovo, (e) sì perché da Buonansegnia ne sarete avisato. Fate conto questo dì abiamo finato di ragionare le merchantie ci sono, (e) penso, asomate sieno le scritture, trovarete buona ragione. Dio la presti buona per l'inanzi, con salute dell'anima (e) del chorpo! Altro non so ch'io v'abia a dire. Nostro Signiore vi guardi lungamente! El vostro Andrea di Bartalomeo vi si rachomanda di Vignione. [indirizzo:] Francescho di Marcho Datini in Prato propio [mano di Francesco; data di ricevimento:] Da Vingnone, a dì 28 di genaio 1384.