+ Al nome di Dio, amen. Dì VIIII.o d'oghosto 1388. Questo dì, al nome di Dio (e) di salvamento, mando a Livorna a Nicholò di maestro Pellieri per la nave di Ramon Pons chatelano le robbe apresso, (e) a lui scrivo in nome degli osti ne facci di tutto vostra volontà. Quando a salvamento arete dette robe, sarete avisati da' nostri di Firenze quanto n'avete a fare, (e) chosì ne fate. - XI balle di grana di Provenza segniata di nostro segnio, delle quali le VIII non ànno nessuno contrasegnio di numero; le III son di numero chosta al segnio X, XI, XIII; di nolo die avere f. uno (e) tre quarti per balla; - VI balle di tele segniate di detto segnio; di nolo die avere f. uno (e) mezzo per balla; - VI balle di montoni conci segniate del detto segnio; di nolo die avere f. uno (e) terzzo per balla. Detta nave è naulegiata per Piero Borsaio qui, sì che cho' suoi arete tutto a finare. Cristo vi guardi! Andrea di Bartalomeo salute d'Aguamorta. Su detta nave viene Salinbene di Nicholò di Dono a guardia di dette robe. Di lui niente li date di nolo, (e) chosì son d'acordo con Piero Borsaio. E più viene insieme con lui Ivo figliuolo d'Agniolo Buonaiuto. Ancho di lui niente die avere. Siatene avisati. Da Vignione da' nostri sarete avisati quanto di loro arete a ffare. Daravi Salinbene I.a frasata biancha gli ò qui comperata. Mandatela a Firenze a' nostri. Loro avisaremo quanto n'aranno a fare. Ancho vi guardi Idio! [indirizzo:] Francescho da Prato e compagni in Pisa. (segno della compagnia Datini) XXIII chapi. [mano non identificata; data di ricevimento:] D'Aghuamorta, a dì XXVI d'aghosto 1388.