+ Al nome di Dio, amen. Dì 9 di luglio 1389. Questo dì v'ò scritto per altra quanto è suto di bisognio (e) risposto a I.a vostra, sì che pocho chale per questa dire. Solo vi fo questa per avisarvi chome a dì primo luglio prosimo pasato fu il tempo d'essare io qui cho' vostri d'achordo di partigione o di nuova compangnia, il perché insieme con Buonansignia (e) Tieri sono stato per detta chagione (e) richordato quanto ò fatto per la compagnia (e) quanto per voi propio, e detto loro che, computate queste chose (e) computato l'essere male trattato di parte per l'adietro con speranza di migliorare, io pensavo la vostra (e) loro discretione sare' abile a fare per modo che 'l passato sare' ristorato e l'avenire ben sodisfatto. (E) doppo molti ragionamenti, avendo riguardo a l'amore m'avete portato, (e) volendo essare più tosto gravato che la compagnia a fine che di tempo in tenpo l'animo al farmi bene v'acrescha, ò domandate delle II chose o vero partiti l'uno, e 'l primo è questo. Chome sapete, il primo chorpo di nostra compagnia è f. 3500 che per simile resti per II anni a venire in questo modo che in compagnia restino e guadagni fatti fino a dì XXV dicenbre prosimo, ciaschuno per eghuale parte, (e) che io chavi d'ogni guadagnio di detti denari si facesse 1/5, che son f. 300 o circha avantagio a la persona [ ] sapete il primo vantagio fue f. 500, e questa è picholisima chosa [ ] che, dove voi non mi voleste questo fare, raguegliate tutte [ ] e primi chapitali (e) del guadagnio de' II anni io possa trare in gienaio f. 200 de' miei chapitali, (e) a questo modo trarre' per 1/6, che ancho questo è picholisima chosa per trare inanzi f. CC. Penso, s'io ve ne richiedessi de' vostri propi, il fareste il prestarmi f. CC. Sì che, chome vedete, né l'uno né l'altro è stato domanda da non fare. Apresso domandavo che fra noi si facesse chom'è chostuma di fare fra conpagni, che se a la fine di compagnia, cioè de' II anni, avesse nessuna chosa che della stima non potessimo essare d'acordo tra noi, che aviamo I.o amicho chomune che di quelle sì fatte merchatantia [sic] ci achordi, benché penso non bisogniarà, pure è buono a fare il dovere l'uno a l'altro. Per che, non potendo essare d'acordo di detti patti, lo scriva ciaschuno a voi a fine che chome ragione è tutto sapiate, (e) pertanto avisate di vostra intenzione, sì che ciaschuno possa liberamente seghuire sua ventura. Che nostro Signiore la dia a ciaschuno buona (e) voi lunghamente guardi! El vostro Andrea di Bartalomeo vi si rachomanda di Vignione. [indirizzo:] Francescho di Marcho in Prato propio. A. [mano di Stoldo; data di ricevimento:] 1389, da Vignone, a dì 26 di luglio. Risposto.