Al nome de Dio. A die 20 di dicembre 1405. Recevei tree vostre letere, e a la prima rescripsi et respuossi a compimento, e penso che la dicta reposta fosse facta a die 25 o sia 27 di novenbre. Meraviihome no l'abiate auta, perchè io la diedi a Bartolino compagno e genero de Ardingo de' Ricci, e ogi sono stato con lui e sonmene lamentato. E tra le autre cosse ve scripsi, come a' fati vostri che avevate a fare con Jacobo da Signa era sempre e sono presto e aparechiato, e a ogni autro vostro facto et servixo. Penso debiate avere auto la dicta letera. La secunda letera ebi a die XII de questo messe, facta in Fiorence a die sei; la terza ò auto a die XVIIII, facta in Fiorence ad XII. E, concludendo ogni cossa, dico che voi a mie no potreste inponere ni comandare cossa che a mie fosse per voi possibile a fare che io no fecesse, perchè voi lo meritate, e da voi ò recevuto cortexia, prexio et honore. Per vostra bontade ebi le carte che Andrea ve diede a compimento ogni cossa. Le nave de Romania no sono ancora venute. Penso starano più che autro no se crede. Penso che sapiate, et per autro scripto ve sarae, che Bernabò Dentuto, patrone de una sua nave, è intrato a questi jorni de Franda et de Sibilia et de autri luoghi a Genova. De queste cossifate cosse ve de' essere scripto per li vostri compagni, per che no curo tropo de scrivere. Il papa et monsegnore nostro governatore no sono ancora a Genova, ni credo vengano di qua da ano nuovo. Quando sera l'ora, Idio la faza buona, chè n'abiamo grande bissogno. A lo fato de la moria, ène ito la septimana e ancora ne vae da 20 in su ogni septimana, e aora ne va più de lo male de lo corpo de autri mali. Penso che sia che qui è stato, e ancora sì è, grandissimo freydo. Idio, il quale à la possanza, remedie a queste cosse, se elo è in so piaxere. Autro a lo presente no abiamo a dire. Noi per la grazia de Dio siamo tuti sani. Non ò per ancora fato venire doi mei figioli minori, li quali, poi che io vegni de Tosscana, li mandai in Rivera a Recho per caxone de questa infirmità. Christe aora et senpre vi guarde voi, a cui ben volete, de ogni reo male, et grazia a voi et a noi faza a l'anima e a lo corpo nostro. Per PIERO de' BENINTENDI, servitore et amico vostro, etc. in Genova facta.