A nome de Dio; amen. Facta in Camugi, MCCCC sexto, die VI setenbre. Sono in Camugi sano con tuta la mia famiiha, e cossì de voi dexidero sapere. Pregovi che voi dicate o fate dire come sono in lo dito luogo a Francesco de Marco sano con tuta la mia famiiha, et così de lui odire dexiro; e che faza asapere per mio amore ad Andrea di Mateo da Prato genero mio come fino a qui, Idio lodato, in lo dicto luogo siamo tuti sani: e di questo vi prego caramenti. E de quelo che ò fare con lui perderà uno pogo de tempo et no autro. Scripvo a voi a segurtade, perchè cossì a mie potete comandare. Questa pestilencia à fato grande dano questo meise d'agosto passato. Ène ito la prima septimana CLXIIII, la seconda CLXXIII, la terza CCX, la quarta CCXXXVI; questa dove siamo, no credo vadano a cento cinquanta. Christe remedie, se li è in piaxere. Per PIERO de' BENINTENDI da Genova, servitore et amico vostro, etc..