Al nome di Dio, a dì 26 di genaio 1402. Questo dì ebi tua lettera di mano di Nicholò: rispondo aprèso. Vegho le chose per Nanni mandai tutte aute avete, che mi piacie e sta bene. La chamicia di Ghuido mandasti per Nanni avemo, sicché sta bene. Asai mi dispiacie abi quelle tue doglie: tu sai quello ti bisongnia, sicché a cciò provedi. Che Idio ti presti quella santà disìderi, se gli è di suo piacere, e porta in pace. Io sarò chostà sanza mancho domenicha, se a Dio piacerà. Vanno le chose più per la lungho l'uomo non ne stima, e pure vorei lavarci la tavola per uno pezzo, s'io potessi: fonne ciò ch'io posso. Fa provedere a la chasa a quello bisongnia. Che Cristo ti ghuardi. Per Francescho di Marcho, in Prato. Del panno lino ò detto a monna Fia me ne truovi. Bartolomeo se ne viene per ire a Vinegia. Monna Margherita, donna di Francescho di Marcho, in Firenze.