Al nome de Dio dì 22 avrile 1409. Per llo passato v'ho scritto a bastanza e l'ultima fo a dì 30 del passato; per questa ve dirò breve, ché da voy non c'è lettera. Dittove sè per tutte della desaventora entervenuta della nave Malipiera: esser fallata in Rausia Vecchia, e quanto c'è suto fatto tutta è suta spesa perduta, che niente se n'è araccatato. Dapoy averanno spacciato li vostri di Barzelona le carte foro mandate loro per lla nave d'Ancona e di tutto avisatone. Dittove sè per doppie lettere e simele ve dicho per questa ve piacqua avisarece pinamente di fatti di mandole per quest'anno a venire e per simele que quantità ve sono di vecchie e a que presio. Facciove avisati como a dì 13 de quisto charcay nella coccha Sabbadina di ser Nicolò Sabbadino balle cientodece di carti, cioè balle 110, di raxione di ser Gilio d'Amoroso, singnate di quisto singno, che Dio salve le conduca; delle quali carti ne farite volontà del ditto ser Gilio apportadore di questa, lu cquale ve recomando quanto la mia persona propia. Io me penso che al ditto ser Gilio bisongnarà d. cioè denari là per certo suo affare e pertanto, rechedendove o di d. o di promessa per lla montata di d. ciento di grossi, cioè di d. 100 di grossi, faritelo quanto isso ve ne dirà o di tutti o di parte secondo isso ve dirà e di quanto farite trarite da mi che seran bem pagati, e da loy ne pilglate lettera di contento. E perchè conoscate el ditto Gilio isso è d'età dell'anni circa a 40 e à uno nevo nella vancia mancha appresso all'occhio. Recordandove che è v è a tutte cose ve.. che ·de facciate per loy como per lla mia persona propia cioè fine alla ditta [] e appresso di questo che ve piacqua aiottarlo e conseglarlo in tutto che isso ve rechederà, che di quanto a lloy farite raciepoto a mmi esser fa... Di tutte carti che ve resta a voy e alli vostri di Barzelona o veramente a Maiolica di mia raione, che del tratto c'arete d'esse per questa nave ne mandate lane bianche fine Sa Matteo e de quanto farite o q veramente credete sequire me avisate. Foste avisati como erano messe per Fiandra v ghalee le quali devieno partire per tutto quisto e che devieno pilglare là a Valenza, e per quel che vego la magiore sommia del carcho loro sono zenzero d'omgne sorta e pevere e d'onne sorta speziaria; scì ne s'è conparate: zenzero belledi d. 24 in 26; mecchino d. 11; canelle longhe d. 28 in 30; chanelle grosse d. 20; laccha d. 25; gharofoli grossi 9 3/4; fosti grossi 3 1/4; noxe migliaro grossi 13; mandole grosse grossi 32; macies [] s. 12; spicho s. 24. vol&(ta&) Orpemento d. 12; cottoni comolegii d. 6./. in 10; filati d. 13 in 15; lane al presente d. 9 in 9./.. Canbi: per Firenze s. 9; Bolongna s. 2./.; Lucca 3 s.; Genova d. 12 3/4 grossi; Brugia f. 21 7/8; Pariy 23 7/8; Barzelona s. 15 d. 5. Altro al presente non v'ho a scrivere; che Cristo ve guardi. Per Paoluccio di maestro Paolo in Vinexia Per che abiate più pienera notitia de me, Gilio, io scrivo quisto capitulo de mia p&(ro&)pria mano no&(n&) p&(er&)ché agiate a ffare alcuna cosa p&(er&) mia lectera se prima no&(n&) s&(er&)rò da vugi p&(er&)sonalm&(en&)ti, ma questo ò facto ché conoscate la scrictura de mia mano. Perchè siate certi del sopreditto Gilio per reconosscerelo per scrittora di sua mano isso à fatto quisto capitolo scritto di sopre non perchè agiate a ffare alcona cosa per sua lettera ma per piò certezza reconosscerete la scrictora quando Dio l'averà conducto là. Per loy farete quanto ve s'è scritto per questa lettera. Vo' vedete quanto vi scrive Pagholuccio da Vinegia in ne' fatti di Gilio d'Amoroso aportatore de questa e però per amore de Paoluccio noi lo vi racomandiamo e stemiamo quanto sapiamo (e) posiamo lo serviate con fede e amore come se fosse la persona del nostro magiore. Or fate n'abiamo buona relazione. Francescho e compagni in Firenze dì 29 aprile 1409. Francischo di Marcho conpangni in Valenzia.