Altra volta t'ò scritto, Francesco, della malvagia che Piero Poponi mi dovea fare avere. Ora vedendo m' à istentato, ho fatto che ser Antonio da Samminiato, notaio qui dell'Arte della lana, suo parente e amico, ne scrive a Fabiano. Ecco la lettera con la mia legata. Leggila e poi la richiudi, e dagliele da parte di ser Antono, e fa' d' avella e mandalla invogliata, e scrivi il costo di tutto, e a Fabiano da' ciò che ti chiede. Francesco, per amor di Dio e della mia infermità, dura fatica per me, e obligara'mi a te a maggior fatto. Sai pure l' amore è tra me e Francesco, che m' à vietato ch' io non ci spenda, chè me ne vuole far venire da Vinegia, come fe' anno. E io non voglio: basta quello à fatto. Or dicotelo perchè veggia l' amore mi porta. Cristo ti guardi. El botticino venga al fondaco di Francesco di Marco, in Firenze. Ser Lapo Mazzei notaio tuo, xj di gennaio. Francesco di Marco e compagni, in Pisa.