Al nome di Dio. A dì XX d'otobre 1389. Martedì matina, a dì 19 d'otobre, ricevì da te, per Nanni di Lucha da Santa Chiara, pure asai chose, e chon eso ricevì la richordanza d'ogni chosa, e chosì l'ò ritrovate. Prima letera che ricevè Monte dicea quel che vole dire; quegli gheroni levati da la cioppa, levagli perché manchavano a la cioppa che io feci del mantelo tuo, chè mi manchavano a me; e Antonio sarto lo sa, chè ne gle levò egli. I' refe che tue mi mandasti è quelo che io voleva: chredeva che fose chrudo e egli è chotto, sì che no' cerchare più. Vorei che poi che tu se' chostà chonperasi due foderi: uno per la Giovana e uno per la Lucia; che fose quelo de la Lucia sotile e di pochi denari, in però che l'onfroderà tosto; e quelo de la Giovana in pocho più ghroso, perché n'è più righuardatore di lei; e chonpera un mezo bracio di pano nero per fare loro chapeline. Il fiascho de la malvagìa mi mandasti a dire che mi manderesti: no' l'ò anchora riceuto; ò riceuto un fiascho d'aqua, no' se s'ela s'è la metà del fiascho grande e chom'ela istà; vorelo sapere prima che io l'aoperassi chom'ela è; mandami a pocho tutta quanta, quelo del fiascho grande e l'altra, e posa lo saprò meglio chom'ela sarà. Se tue chredi, noi istiamo qua per insino a Ogni e Santi, ché chredo di sì; manda, ché chredo ci faremo il Charnasciale. Queste done di chasa di Nicholò si maravigliano che Nicholò no' tornava: ànone malinchonia, vorebono sapere la chagione per cierte chose che qua sentono dire di lui, e dicigli a Nicholò che faci una letera a loro di sua mano, e dichi loro qualcheché che paia sia di sua mano. Ci era tra quele chalze pirpigniane, se d'e' ve n'avese un paio che fosono buone, vechie, per Andrea che sarebono più forti. A Domenicho di Chanbio di' che mi chonpri due testiere di sciamito che sieno fine da portare sotto il chapuci. Se tue voi chonperare i foderi a queste fanciule, mandereti l'asenpro; mandereti la chonela de la Giovana e àl sotanelo de la Lucia: faresti fare a queli asenpro. Per lo primo che noi troveremo, ti manderò panni XXX, per chagione che Nanni da Santa Chiara non à trovato bestie; verà chostà Nanni da Santa Chiara e recherà il vino venerdì: diragli a Nanni, quando sarà chostà, quando vorai arechi le letere: dice che ogni volta è presta. A monna Nana ò detto de la fodera: fa' ch'ela sia bela e 'l colore a l'usanza. Altro per ora non ci à a dire. Idio ti ghuardi. per la tua monna Margherita, in Prato. Franciescho di Marcho da Prato, in Firenze, a la Logia Tornachuinci. 1389 Da Prato, a dì 21 d'ottobre