Al nome di Dio. A dì 11 di marzo 1393. Per Chastangnino ebi tua lettera e quanto dine òne inteso; rispondo a' bisogni e domattina risponderò a ciò che fia di bisogno. Per detto Chastagnino òne auto dieci tinche e òne fatto quanto di', cioè di mandarne due a meser Piero e due a ser Schiatta e due a Niccholaio Martini e due a ser Baldo: chosine òne fatto. Dicie la Tina che ttu abia a mente di mandale i dadi che tti dise quando eri qua. Il pano del Fattorino òne auto per Chastagnino. A Giovanni di Simone mandai Nanni a portagli la lettera gli mandasti, e fecigli adimandare i danari: dise che tti farebe una lettera. Per chagione che uno parente di Niccholaio Martini istane grave no' ci à potuto menare Biagio; ma credo domani lo menerà. Altro no' dicho. Idio ti ghardi. per la tua Margherita, in Prato. Franciescho di Marcho da Prato, in Firenze. 1393 Da Prato, dì XI di marzo.