Al nome di Dio. A dì 15 d'aprile 1394. La chagone ch'io ti fo questa, siene per farti sentire chome ieri sera, a le due ore, à dato meser Piero marito alla Chaterina allo figluolo di ser Piero Cieperegli; né vi fu se no' meser Piero e mona Simona e io e lla Chaterina. Piacia a Dio che sia fatto in cello e poscia in terra, a che ne dia chonsolazione a chi bene le vuole! Chonsiderando lo stato di meser Piero e lla sua posibilità, penso abia fatto bene asai: grande merchato n'àne. Tieloti sagreto, ché no' lo sane anchora né Giovanni, né persona. Avisòmi che domani meser Piero manderà chostà uno a 'nformarne tutti; se Giovanni e persona te ne dice nulla, mostra meser Piero abia bene fatto, chè chosìe àne. Le chose sono a solecitare qua, si solecitono quanto si può: altro no' dicho. Idio ti ghuardi. per la Margherita, in Prato. Franciescho di Marcho da Prato, in Firenze. 1394 Da Prato, a dì XV d'aprile.