Al nome di Dio. A dì 18 di marzo 1394. Ogi, per Nanni da Santa Chiara, vi scrivemo una lettera, e no' vi facemo risposta, a quanto sarebe suto di bisogno, per non avere agio di potere tanto atendere a scrivere; e per questa vi dirò la chagone, e faròvi risposta a quanto fia di bisogno. Chome ebi istamani vostra lettera, subito andai al fondacho, a Stoldo, e diegli la sua: subito la lese; egli e io n'andammo subito a ser Lapo chon una lettera che voi gli mandaste e subito la lese e intese quanto dite delle iscritte e anche quanto gli dicemo noi. Dise che s'era male fatto avere tanto penato a darle, ma, no' di meno, che anchora si desono; subito tolsi le dette iscritte che n'avea tre, chon quella mandasti, e andane chon ese al fondacho e mostrale a Stoldo; e 'fine ve n'era una ch'era erata, la quale era di mano di Nicholò; subito ne feci chopiare una a Nanni di Domenicho, e istà bene e no' v'à erore niuno, sì che ora n'abiamo tre: due di mano di ser Lapo e una di mano di Nanni di Domenicho. iStoldo n'àe dato, ogi, una a Tomaso Rucellai e adomandogli quella ch'avete iscritto s'adomandi; dise non sa quando la si trovase tra tante è mescholata; parvegli nuova chosa a dimandaglele; dovresti bene pensare che non è bene adomandarle, per più chagoni, le quali sarebono trope lunghe a dirlle, sì che, pertanto, quando si daranno l'arltre, che si daranno domane, non si adomanderanno. I' òe udito dire chome tu se' suto richiesto dai Dieci della Balia: ònne auto grande manichonia, perché più chose mi sono ite per lo chapo, per ma' tenporali che sono, non poso pensare che chi arà de' danari no' sia gravato. Sarebe bene, se a tte parese, di quelle chose che no' sono di nicistà e anche di quelle che fosono di nicistà, per tenporali che chorono, di lasciarle istare. A me è stato detto che ttu vai al Palcho ogni dì e torni la sera al tardi: penso bene qualche faccenda vi sia a fare o di murare o palanchati; non pensare non si sapia per pratesi medesimi che cci venghono; sarebe meglo di lascare istare chotesto e ongni chosa che potese dare a 'ltrui infamazione d'esere richo: è pur bene, quando la tera ène in tribulazione, di starsi pianamente. E fa 5 mesi che noi venimo qua e sette volte sene già venuto chostà, ché, se farai bene ragone, il 1/3 ti sene istato chostà, e se, vuogli dire che no' posi fare altro, richorditi che ttu istesti quatro anni che mai no' veniste in questa tera per vedere niuno tuo patto e niuna tua ragone, che no' ci gittava pregore ragone che choteste ch'ài a fare chostà. Io ti priegho, per l'amore di Dio, che se ttu ài inpreso a fare nulla, tu lla lasci istare per ora, insino a tanto no' vedi che queste benedette prestanze siano achonce, e quello deba esere di queste chose di questa terra non so vedere modo; se vorai fare quello che ttu di' che chostà si posa uguanno tropo venire: questo è per avere fatto senpre a questo modo: chi facese quello dovese, potrebe piglare de' piaceri a otta e a tenpo; chi no' gli fa, no' gli può piglare, e tu se' di quegli. Dello istorione no' ce n'à in chasa; òne fatto cierchare a tutti i pizichagnoli che ci sono: no' se n'è trovato che buono sia, vorène avere per amore di Barzalone e di mona Nanna, ché so che ttu no' ne mangi. Arechane, quando ne vieni, le chalze cilestre picholine per me, che n'ò bisogno. (volgi) Del morello na' chale altro, se no' ch'i' ò paghato il chozone ch'àe auto fiorini uno e anchora òe paghata la ghabella e no' mi volono fare poliza, perché, dice, non è di loro usanza se altri no' chore in prima in qualche pena, ma Nicholò del fondacho la vede achoncare al libro, sì che non è d'averne pensiero. De' chaponi no' vi date pensiero niuno, quanto ne vorò, troverò modo d'averne. Per l'aportatore vi mandiamo ispezie dolci e forti. Mona Margherita istà bene: ène ogi mai guarita: Idio ne sia lodato! Di quanto dite ch'io iscriva a Barzalona e a Vingone sarà fatto. Altro non c'è a dire. Idio vi guardi. I' òe voluto e fatto grande forza che Piero sia tornato cho' noi: non à voluto. per la Margherita, in Firenze. Franciescho di Marcho, in Prato, propio. 1394 Da Firenze, a dì 19 di marzo.