Al nome di Dio. A dì 13 d'aprile 1397. Avemo, per Arghomento, una zana, entrovi il mantello bruschino di Franciescho e uno iscughatoio e una choltre chon uno iscughatoio largho rinvolto nella choverta da chavagli. E più abiamo auto per Zanobi uno sacho da chalcina, entrovi cinque lenzuola, e più òe auto uno sacho dove àe più panni lini sucidi e, dove dite per la scritta: 3 paia di panni lini di Franciescho, sono due chamicie e 3 brache e dove dite: 9 isciughatoi si ssono sette e dove dite: 9 tovagluoline, si ssono sette, àcci quatro mantiluzi che none dite nulla, penso che due abiate messi per iscughatoi e due per tovagluoline, mancherebeci una chamicia e uno moccichino al chonto vostro. Le mule faremo insaguinare domattina, se sarà buono tenpo, e chosì chonsiglia Barzalone che ssi faccia. La barletta dell'olio ti manderemo lunedì. Niccholò m'à detto chome per alchuna chagione tu gli dicesti di menare la Chaterina qua: farai bene e faramene gran piacere. Io porto grande manichonia della stanza tua chostà per più cagioni, le quali non vo' dire ora: diròleti la prima volta verai qua. Se ttu tti diliberassi di volerne mandare nulla di chostà, sì tti manderei le bestie; in quanto Arghomento no' lle potesse arechare egli, avisami e provedrò che ttu arai delle bestie. Areti mandato domattina Nanni, ma e' s'è diliberato di pigliare un pocho di medicina. Domenicho iSchotti e gli altri soleciterò quanto sarà di bisogno. Per questa non ci à altro a dire. Idio vi guardi. per la tua Margherita, in Prato. Franciescho di Marcho da Prato alla piaza Tornaquinci, in Firenze. 1397 Da Prato, a dì XIIII d'aprile. Fatta a dì XIII d'aprile 1397.