Al nome di Dio, amen. Dì XXII di gienaio 1402. Ricievetti, dì detto di sopra, 1 tua lettera, fatta dì detto, e chon essa II lettere: l'una va a Domenicho di Chanbio e ll'altra a Stordo, le quali feci dare di presente: apresso rispondo alla tua. Di Cianciano giunto costà co' lla mula, sta bene. Della Ginevra è milgliorata: farella provedere per modo che starà bene. E de' denari à avuti da me Cianciano ne di' che sta bene. Quando avrà bisongnio di danari ne chiederò a Domenicho di Chanbio per tua parte. Le chalze tua ò fatte talgliare a Nanni d'Andrea, sì che sta bene. Del panno che di' che ài conprato per l'Andrea e per la Paghola, che di' che n'ài tolto braccia X ½ ti dicho che no' v'avrebbe entro se non due chamiscie per l'Andrea o pocho più, sì che conprane più. ........ a chi ò fatto domandare di Nanni Cerioni, dichono che credono che sia ito dove dovea andare poiché no' ll'ànno veduto oggi. Prieghoti che ti spacci di venirne il più tosto che puoi. Qua s'intende a giostrare e a darsi buon tenpo. E io, Niccholò dell'Amanato, istò a udire le prediche di frate Giovanni; a lui vi racomanderò per vostra parte che prieghi Iddio per voi, che per cierto elgli è u' nobile e buono uomo: gran piaciere ò io de' fatti suoi. Altro non ci à a dire. Idio sia vostra guardia. per la tua Margherita, dì detto di sopra, in Firenze. Franciescho di Marcho, in Prato. 1402 Da Firenze, a dì 23 di genaio. Risposto.