Al nome di Dio, a dì xxiiij di settenbre 1399 A più giorni non v'abiamo scritto per nonn essere stato a bisongno; e da voi nonn abiamo poi lettera e per questa v'abiamo pocho a dire di nuovo. Rispondete. La cagione di questa si è per avisarvi che questo v'abiamo tratto per noi, in tre lettere, lb. 815 di gienovini, per la valuta a lb. viij s. iij, da Domenicho de' Marini, cioè in Princivale de' Vivaldi, lb. 407 s. 10 e in messere Nicholoso de' Marini, lb. 285 s. 5 e in messere Bartolomeo di Bracello, lb. 122 s. 5, e' quali paghate come per quella del canbio si contiene, e a nostro costì ponete, e a Roma e a Firenze abiamo hordinato vi sieno rimessi; e in caso no lli vi rimettesono, li traeta a Firenze o a Roma onde vedete sia di più nostro vantagio, e noi avisate. Ancho v'abiamo tratto la valuta d'on. 60 per nostri di Roma, ma per anchora no gli abiamo fatta la lettera: quando la faremo, sarete avisati; e voi paghate come per quella del canbio si contiene, e noi avisate. Il salnitro vi diciemo mandavamo per Biello Barone, abiamo da Firenze, l'avia lascato a Mutrone, sì che sopraccò non chale altro dire. Chome costì vale, cioè salnitro di Capova, ci avisate e quanto se ne spaccasse mettetevene un pocho a sentire. Rispondete. Mai ci fu mandato nesuno pano per voi. Siate avisati. I bianchi sono qui comincati e niente o pocho ci si farè insino non sono rifati. Siate avisati. E' canbi vaglono come per canbi vedrete e intorno a' pregi li ragionate, nonn aparendo altro di nuovo; come farano, per ongni lettera sarete avisati. Altro per questa no vegiamo avervi a dire. Siamo a' vostri piaceri. Per costà, lb. 8 s. 3; Firenze, boce, 47. Angnolo e Giuliano e conp., in Ghaeta. Cristo vi guardi Francescho di Marcho e Andrea di Buonanno, in Gienova 1399 Da Gaeta, a dì xxj d'ottobre Risposto