Al nome di Dio, a dì xxij di gungno 1400 E fa assai non vi abiamo scritto per l'essere stato amalato io, scrittore: ora, grazia di Dio, sono guarito. Abiamo ricevuto 2 vostre lettere, l'una de dì 17 di magio e l'altra, de dì 9 di questo, è la magior parte copia di quella de dì 17: rispondiamo apresso a' bisongni. Rispondete. Ricordate più danari tratti e sutovi rimessi per noi, che di tutto è fratto la scritta bisongna, e altro non chale dire. I vostri pani no ragionate si possano finire a peza insino questa moría non cessa; non di mancho staremo atenti e quanto si potrà, si finirano e sarete avisati. Chome per altra v'abiamo avisati, e' potrà essere per questa moría ci partiremo di qui a pochi giorni e per lo pocho ci si fa non ci lasceremo chi riceverà per noi; e de' vostri pani, venendoci a partire, lasceremo a perssona ne farà di venderli o altro, come noi propio. Siate avisati, e di tutto v'aviseremo. Morissi Lucha, nostro giovane, che qua era venuto pochi giorni fa, a chui Idio abi fatto verace perdono: sono cose conviene ne stiamo contenti, che ogi tocha a me e domane a quell'altro, volsi stare bene con Dio e l'altre sono frasche, e lui preghiamo li piacca lascarne quelli sono rimasi. Per più v'abiamo ditto e' Tigliamochi niente vi trarrano per noi, sicché niente paghate; se di nuovo bisongnasse vi traessono per noi, ve ne aviseremo. Il nostro olio, quando si può, provedete a finirlo a pregio nonne perdiamo, e assai ci piace l'abiate fatto mettere in giarre, che sta molto meglo. Di mandarlo a Barzalona, a voi e a' nostri di Roma non pare, e la cagione abiamo inteso: rimanghasi. Del filo da lettere non sapiamo che più dirci; una volta lo demo, ed è vero, perché Ghirighoro era molto afannato a spaccarsi, lo demo a Giani Maruffo e lui ci disse liele mandò i nave. Nonn intendiamo bene questa zolfa; quando quello Giani Maruffo ci capiterà, sapremo da lui quello n'à fatto e se costà capitasse, fate voi in simile e che vi dia la valuta. Rispondete. Promettesti lb. 415 s. 4 a Cristiano Cattano e avesti promessa di lb. 393 s. 15 vi rimettemo da Lionello Vivaldi; atendiamo abiate paghati e rimesso quelli e convertiti l'uno ne l'altro, e la scritta bisongna fattone e noi avisate. Rispondete. Non chale altro dire da poi a Barzalona e Maiolicha e Valenza avete scritto ci servano. Abiamo visto dipoi paghasti le lb. 415 s. 4 per noi e avesti le lb. 393 s. 15, e fatto n'avete la scritta bisongna, che sta bene e così abiamo fatto noi. Quello pocho resto vi sarà manchato, arete tratto a Firenze e sarano ben paghati: avisatene. Rispondete. Visto abiamo salnitro à costì cattiva condizione; da poi costà non ve ne manderemo. Del vostro Andrea, piaciuto a nostro Singnore chiamarlo a ssé, che Idio li abi fatto verace perdono: sono cose conviene l'uomo ci abi pacienza. De' navili di cotestoro, cioè 9 navi, gunte a salvamento ad Antona, rimangnamo avisati; e sì, dite, sono la magior parte àno charichato inn Alesandria e sì di quella di costà itovi: grazia n'abi Idio le fè salve. Di quelle dite sono partite di là, insino dì 2 di magio, rimangnamo avisati; atendiamo dipoi siano costà gunte salve, e voi avisatoci di loro charicho. Rispondete. Quando ci scrivete, ci avisate pregio di pepe, ciera, gherofani e cotoni e altre cose. Rispondete. Per questa moría qui grande, niente ci si fa e stacisi colle boteghe serrate: siate avisati. Se nessuna cosa di vostro ci capitasse, provedremo per modo sarà bene ricevuta, nonn essendoci noi. E altro per questa non vi abiamo a dire. Siamo a' vostri piaceri. Angnolo e Giuliano, in Ghaeta. Cristo vi ghuardi. Volgi. Tenuta a dì xxiiij di gungno; poi nonn abiamo vostra e di nuovo v'abiamo pocho a dire. Rispondete. Questi danari, per questa moría, e niente ci si fa; darano a terra, ma uscendoci bisongno, monterebono: direnvi che farano. Per costà, boce, lb. 8 s. 13; Firenze, 45. Ancho vi guardi Idio. Francescho di Marcho e conpa., in Gienova Risposto