Al nome di Dio, a dì xj di settenbre 1400 Abiamo ricevuto vostra lettera, fatta a dì xxiij del pasato: pocha risposta achade, farèlavi in questa. Rispondete. Le vostre montonine, vi si dise, ricevemo salve più tenpo fa, e abiamo ciercho di finirle questa fiera e non c'è suto modo per essere trista roba; pure, a nostra possa, povedremo di finirle e saretene avisati. Del tartaro chiestoci vi dicemo di mandarvene per voi e per noi a chomune, e a uno nostro amicho, sta a la costa d'Amalfi, lo comettemo e per anchora nonn abiamo n'abi posuto raghunare. Di nuovo lo soliciteremo e che facci d'avere quello può e noi, di qua, vedremo di mandarlovi come più presto si potrà, e sarete avisati. Alume di feccia mai potemo trovare e più luoghora a Napoli: e qui e oltre ne scrivemo e mai ne trovamo. Possendone avere, vi si manderà per voi e per noi, e sarete avisati. Se pene di struzolo ci arano spacco, ve ne aviseremo e di loro pregio. La nave di Matteo Ugho giunse qui pochi giorni fa e di quello à portato siamo avisati: anzi sugielliamo questa, vi diremo de lo spacco à 'vuto la roba à portata. Per Nicholaio Cholonbieri abiamo ricevuta una vostra per la quale dite li paghiamo o facciamo paghare a' nostri di Roma insino a la soma di f. 3 o duc. 3. E per una altra lettera ci mandate per **, ci scrivete li diamo o facciamo paghare a Roma insino a la sonma di duc. 20. A' ditti abiamo fatto lettera, ne' nostri di Roma, li paghino insino a ditta soma che là sono andati, e piglandoli, o là o qui, ne sarete avisati. La cera à portata la nave qua, per ancora non se n'è venduta per esserciene stato di Romania, per 2 navi, pochi giorni qui furono, ciene lasciorono da lib. 30 mila e on. 2 cento: se n'è venduta, parte a danari e questa barberescha, ragionate, tt. 50 varà. È cattivo spaco per essereciene assai chuoia spangnuole on. 25 in 30 el cento; barberesche, on. 12 in 15 in circha, e soncene assai e per mancho valere, perché per la nave di Paghanino da Biascia, venuta di Fiandra, cien'à portate da 20 mila levate a Sibilia. Siatene avisati. Cotoni soriani ci sono venduti qui, in questa fiera, on. 14 e on. 15 migliaio, a danari; e' turchieschi, on. 10 1/1 e 11, che 4 cantara di queste fanno uno migliaio, che sono lib. 1100 di Gienova e per meglo valere l'abiamo. Avisateci di suo pregio costà e come l'avete per valere. Rispondete. Pani di costà, e' buoni, si sono venduti on. 2 1/4 e 2 1/3, secondo sono. E di quelli ci mandasti per vostri di Gienova nonn abiamo possuti finire, acietto una balla, a on. 2 tt. 5, a tenpo di mesi 4, e l'altra ci resta a finire non troviamo a finire: farène nostra possa e per insino a on. 2 panno li daremo. E tanto vi diciamo, se più cien'avesono a mandare, ci mandate e' pani colorati, e di pani 10 per balla, e che siano miglore roba che questi, che sono stati grossissimi; ma sopratutto voglono essere colorati. E i colori sono questi: a una balla, 3 azuri, 2 cilestri pieni, 2 scharlattini, uno verde bruno, uno romanescho pieno, uno nero, uno biancho ed esendovi 3 vermigli per balla, non churate. Siatene avisati. Esendo buoni on. 2 tt. 4, a tenpo; a danari, ragionate, on. 2 in circha. Siatene avisati. Chome olio costà vale, a nuovo, ci avisate, cioè quanto venisse la botte spaccata e charicha qui. Quest'ano ne sarà charestia per l'ulive: per lo secho stato sono chadute. Siatene avisati. Pensiamo pure spaccare le vostre montonine e fate conto tt. 3 1/1 la dozina: aviserenvi che seguirà. Questi danari sono dati a tera per danari venutoci questa fiera e per meno valere: come farano v'aviseremo. Canbi: per Firenze, 47 carlini, qui, per f. 5 in Firenze; Gienova, lb. 8 s. 4 di gienovì per on. una, qui; per altre parti no si canbia o di rado: ragionate a la venante. Angnolo e Giuliano, in Ghaeta. Cristo vi guardi. Fia in questa una valuta di più cose: se vedete da fare utile, seguite quanto vi pare; ma tutte cose sono in basi pregi ed èciene asai chome ciera e pani, e tutte cose di costà qua si metto. Volgi. Tenuta a dì 13. Poi nonn abiamo vostra e di nuovo non vi abiamo a dire. Canbi: per Gienova, lb. 8 s. 3; per altra parte a la venante. Francescho di Marcho e Cristofano di Bartolo, in Maiolicha 1400 Da Ghaeta, 28 ottobre Risposto