Al nome di Dio, a dì xxvij di novenbre 1400 A dì 3 di questo, per una navetta di bischaini, per uno gienovese merchante v'era, vi scrivemo e l'ultima, a dì 9, per laviamo di Roma: aretele avute. Rispondete. Dipoi abiamo vostra lettera fatta a dì 25 di settenbre: in questa vi rispondiamo a' bisongni. Rispondete. Pregi e pani di costì e del paese, v'abiamo avisati e sì di più altre cose di costà si traghono, arete avuto e provisto e se utile arete visto n'arete mandato. Stanosi tutte cose a l'usato e con pocho farsi: facendo mutazione, ve ne aviseremo. Le vostre montonine abiamo tolto per nostri di Roma a tt. 3 1/1 la dozina: conterelle e direnvene conto. Se più vi pare da mandarne, ragionate questo pregio e non più ed esendo miglori, a la venante. Siatene avisati. Se potremo avere alume di fecca a pregio vedesimo da fare hutile, ve ne manderemo e sarete avisati. Costì dite vale s. 55 quintaro: diteci come si regie. Rispondete. Avisamovi come vi mandamo per la nave condotta costà per Bernaba Pinello e Luchino Salvagio, caratella xiij di tartaro biancha e caratela 6 di polvere e scrivemovi, quanto a salvamento ricevuti li avessi, di nolo paghasi f. xxv d'Araona: che Idio per la sua misericordia l'abi fatto salvo e voi provisto a finirlo con più vantagio arete possuto e in ritratto ponete a conto di nostri di Roma che per loro lo vi mandamo. E in caso costì non trovassi a spaccarlo a pregio vi piacca e paiavi che a Barzalona o a Valenza abia miglore condizione, siamo contenti lo mandiate là lo finischano. E da' vostri di Valenza abiamo vi valia là s. 60 in s. 65 quintale, esendo mescholato biancho e vermiglo. Ora, insieme, di cò v'intenderete là: dove avesse miglore condizione lo finite e ancho per alchuna cosa avendone meno costì, lo finite anzi costì. E perché siate avisati, de la polvere si dà 2 per uno. Che Idio ne presti guadangno. Rispondete. Per l'avenire ci avisate se v'avesse spacco più di ditto tartaro e simile la polvere e di suo pregio e simile del vermiglo. Rispondete. Dite v'avisiamo sopra olio qua come n'è e quello ci vale huano, che vi diciamo di qua v'è poghissimo e di quello ci è costerebe, chiaro, la botte spaccata, on. 3 tt. 15 e a pregio e meglo l'abiàno per valere. Costà, dite, lb. 15 verebe botte, spaccato costà. Come segue ci avisate. E perché siate avisati mentendo olio qua, no fate conto n'avesi più d'on. 3 de la botte. Questo vi diciamo perché non vi mettessi a mandarne; poi a chi volesse trarre monta insino a on. 3 1/1 con le spese. Siatene avisati. Pani dite nonn è da 'npaccarsi per costì: rimanghasi. Come vi vaglono, ci avisate. Rispondete. Pregio di moneta e di fiorini, siamo avisati e simile de peso, che sta bene. Voi volete vi facamo conprare botti 6 in 8 di grechi buoni, che dite lo volete per lo Singnore Bisbe. Or voi non ci dite se volete grechi vecchi de l'ano pasato o di questi di quest'ano: pensiamo voglate de' vecchi in quali prochacceremo di servirvene bene ed esendo pasagio per costà lo vi manderemo. Avisamovi come i nostri di Roma paghorono a Ghabriello Murta f. 7 di kamera e noi, qui, paghamo duc. 6 che ponemo a conto de' nostri di Roma e loro gli arano posti a vostro e da loro sarete avisati donde li àno tratti. Mandamovi una lettera di contento di ditti danari; in questa vi mandiamo la seconda. Traemovi per nostri di Roma, per nostra lettera a usanza, in Bernaba Pinello e in Giuliano Pelegrino, lb. 250 di maiolichini per la valuta da Barnaba ditto e più vi traemo in Niccholaio Colonbieri lb. 14 s. 5 ancho per ditti; tutti paghate come si contiene per quelle del canbio e a conto de' ditti di Roma ponete. Rispondete. E' ditti danari nonn esendovi rimessi, ritratti donde più loro vantagio arete visto. Rispondete. Scrivemovi ci conprasi, per nostri di Roma, insino a cariche 20 de chomino agro e pondi 25 di riso e mandasici esendovi pasagio. E se costì no si potese avere a buon pregio, esendo pasaggio a Valenza più presto per qua che di costì, a loro le lasciassi fornire. Ora atendiamo quanto seguito n'avete: che Idio ne presti salvamento e guadangno. Rispondete. E sì vi comettemo se danari v'avanzase del tartaro, ciene mandasi pece o altre cose fossono per qua o per Roma. Rispondete. E sì vi comettemo che di quelle cose voi mandasi, prestamente n'avisassi i nostri di Firenze che roba charicassi e in su che navilio e di che valore, perché volendo piglarvi sichurtà possano: noi e loro avisate. Rispondete. Volgi. L'olio vi chiedemo ci mandasi per nostri di Roma, se mandato no llo avete, no llo mandate e così fate insino altro vi diciessimo. Tenetene pure bene avisati che quando ci parrà da fare hutile ve ne chiederemo. Rispondete. Dicemovi come e' duc. 3 dierono per voi i nostri di Roma a Nicholaio Colonbieri li riavemo, sì che niente a conto avete a porre. Sonsi vendute chuoia barberesche, questo giorno, a on. 12 1/1 e 12 1/4 le cento chuoia a danari che sono di peso, che 9 pezi pesano uno cantaro di qui, che 13 1/1 venghono a pesare una caricha di costì; e sardesche, di 7 a cantaro, si sono vendute on. 18 e on. 20, cento; a la venante ragionate le spangnuole e l'altre. Siatene avisati. Atendiamo ci abiate avisato pregio e spacco di chotoni, costà, soriani; se avisato nonn avete, n'avisate e datene buono aviso. Rispondete. Fu qua, preso a Napoli a 2 migla, le 4 navi e 4 ghalee del Ducha d'Angiò. Erano venute per fornire il Castello Nuovo di Napoli che per lui si tiene e in efetto e' non ci ànno il modo perché 9 ghalee e 6 nave di questo Re vi stanno a la guardia, sì che niente potrano fare: aviserenvi che seguirà. E altro per questa non vi abiamo a dire. Siamo a' vostri piaceri. Canbi: per Gienova, lb. 8 s. uno; per altri parti, .h. Angnolo e Giuliano, in Ghaeta. Cristo vi guardi. Francescho di Marcho e Cristofano di Bartolo, in Maiolicha 1400 Da Napoli, dì 21 di gennaio Risposto