Al nome di Dio, a dì xxiiij di giennaio 1401 Abiamo auto vostra de dì 7 di questo: farèvi risposta in questa. Rispondete. Dell'errore state de ritratto di vostri panni, che non vi pare v'abiamo rimessi tutti, di che vi dicamo, l'errore conprediamo sie questo: che noi vi scrivemo insino a dì 24 di marzo prossimo passato che voi faciessi debitore in Gienova i vostri di Maiolicha, di lb. 85 s. 8 d. 3, per on. 10 tt. 24 gr. 7, ne ponete a vostro e loro conto, sono per 8 botti di grechi mandamo loro per in Piliccieri e, apresso, abiamo a vostro tt. 3 gr. 5 per instromentti ritratti e ronzino per andare a rischuotere. Siatene avisati. La valuta d'on. 10 tt. 5 gr. 7 vi rimettemo da' nostri, ci arete fatto creditore qui e casso la ragione; se no, sì 'l fate. Rispondete. Le partite nostre di Gienova abiamo aute e provistole e troviamo starle bene, accietto niente abiamo meso per vostra provigione, che on. una metterè. Ora, cho' nostri di costà ve ne intendete e simile a lloro asiengnate in ritratto del nostro holio. Rispondete. E altra risposta non chale a la vostra, ne più v'abiamo a dire. Siamo a' vostri piaceri. Angnolo e Guliano, in Ghaeta, salute. A dì 28. Francescho di Marcho e conp. di Gienova, in Firenze 1401 Da Ghaeta, a dì * di febraio