Al nome di Dio, a dì primo di luglo 1402 A questi dì ricevemo una vostra lettera de dì 3 di gungno In questa vi faremo risposta. Delle balle 5 di panni di Maiolicha e fasci 35 di chuoia ci mandorono i vostri di Maiolicha per la nave di Giame in Terigio, rimanete avisati da' nostri come tutto avemo a salvamento. E le chuoia finimo, insino di marzo, a uno mercante di Sessa, insino di marzo, a tenpo di mesi 6, cioè: fasci 24, e' grossi, per on. 18 le 100 chuoia; li fasci 11 delle piccole, a on. 12 il cento, che fu bonisima vendita che ogi non se n'arebe a on. 3 del cento di quello le vendemo. Ora quando il tenpo fia, faremo d'averli e costì a voi si rimetterano e de ritratto terremo conto con voi come ci scrivete. De' panni abiamo finito, insino a ogi, pezze 34, a on. 2 pezza e alchuna peza, alchuna cosa più el forte, e quasi tutti a tenpo di mesi 4. E per esser cattiva pannina come sono stati, non sono venduti e dati li abiamo a' pregi vedete: e' volesse Idio, che ancho al pregio fossono finiti li altri, che bene ne servirono male. Provedremo a finirli come più presto si potrà e quello seguirà saprete. E' 3/5 vostri terremo conto con voi; li altri 2/5, ci scrissono, erano per nostri di Roma. Que' di Barzalona ci mandorono per la nave fu d'in Terrata, padronegiata per Domenicho Caralta, x balle di panni tra di Pirpingnano e di Girone, come da loro siete suti avisati, e' quali avemo a salvamento più fa. E per insino a qui n'abiamo finito panni x, cioè 9 di Pirpingnano, a on. 3 panno, e uno di Girone, a on. 2 panno; e fra questi ne sono venduti, al tenpo di mesi 4, panni 5 di Pirpingnano. Provedrassi a finire li altri come prima e più vantagio si potrà: ècciene assai in altri e sì a Napoli e d'ongni sorta de' catalaneschi, e pocho spacco c'ànno ogi; pensiamo a questa fiera di settenbre dare fine a tutto, che ora nulla si fa e quello seguirà saprete. Co quelli di Barzalona, dite, ne tengnamo conto di questi e così fafaremo. Chome vedete nessuno danaro di vostri di queste robe ci vengnamo a trovare, e quelli pochi avemo conti n'abiamo paghati noli e altre spese. Siatene avisati. Di questi panni di Maiolicha ne mandamo una balla a Napoli, più fa e no ci è modo si possa finire. E sì v'abiamo le peze 4 di Pirpingnani e 4 di Girone della ragione di queste x balle, che anco no si possono finire: spaccandosi là, li manderemo de li altri. Voi ci dicesti, per una lettera anzi a questa, di coralli ci mandarono i vostri di Gienova; di che vi dicamo da lloro mai avemo nulla: pensiamo per errore lo ci scrivessi. Rispondete. De' danari ci è dovizia e per durare. Per costà, pari; Gienova, lb. 8; ducati e fiorini di Firenze, tt. 5 gr. uno; romani, tt. 5 l'uno. E più non vi abiamo a dire. Siamo a' vostri piaceri. Angnolo e Giuliano, in Ghaeta. Cristo vi guardi. A dì 3 di luglo. Francescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze 1402 Da Ghaeta, a dì xv di luglio Risposto