Al nome di Dio, a dì vij di magio 1400 A' dì pasati vi scrivemo abastanza; poi non abiamo vostra, poco ci è di nuovo. Avisamovi di f. 212 e f. 265 vi trase Cola Davanzo e iscrise ponete a conto di nostri di Firenze: così ne fate e ne rimetete de loro termine e sopra di noi lo fate. Rispondete. E Gianelo Castangnola vi trase ancora da f. 500 e scrisevi ponete a conto di nostri di Firenze, che così pagate non sendo pagati e a conto di nostri ponete. Pensiamo ve lli arano rimesi: non lo avendo fatto, arete proveduto al trare co più vantagio arete potuto e avisatone. Il nostro di Napoli vi manda a pagare f. 52 s. * : ponete a conto di nostri di Firenze. La morìa ci fa gran dano e per modo vi lodiamo non inpaciarvi di qua in metere merchantie o prima vegiate come pasa. Che piacia a Dio levarci tal furore, che ove entra in una casa non vi resta persona. I Re, ragionate àne, come à 'uto tuto il contado di Fondi e ogi si trata di dare alchune tere a la donna del Conte per sua dote: credesi i Re lascierà loro 3 in 4 chastela, che gran singnoria à cresciuta in pochi dì questo nostro Re. Qui sono 8 gale' de Re: dicesi andrano in Provenza. A noi non pare per ora: èci quela di don Bartolomeo e una di Liperi, che spaciate fiano dal servigio de Re, crediamo andrano a roba di chi meno potrà. Siate avisati. Ma se armata andase in Provenza, non ci pare faciesono danno se non a' nimici. E chapitano n'è meser Salvadore Zuelo, ch'è buono e sotto suo sengnio, ragionate, non patirebe si rubase. Siate avisati. Èci caro di danari e per durare, o di nuovo aparebe. Canbi: per Firenze, 44; Genova, lb. 8 s. 14; ducati e fiorini, tt. 4 gr. 16; argento, tt. 39 libra. Idio vi guardi. Beneditto di Bardi e conp., in Gaeta Manno degli Algli e conpangni, in Pisa 1400 Da Ghaeta, a dì 21 di maggio