Al nome di Dio, a dì 3 aghosto 1394 Da Livorno vi scrisi a dì 27 luglo e chon esa lettera a' nostri di Brugia, le qua penso arette mandate per lo primo, chome vi scrisi. Da Livorno ci partimo dipoi a dì 28 ha matina e qui chon salvameto gugniemo a dì 3 deto: Dio di ciò si' lodato. Abià qui trovato la nave d'Andrea Lomelino, la qual prese a dì 19 di gugnio, ne l'arcipelagho, inn u luogho si chiama Cietri, una nave di chatelani ch'era di Gian Pugiades di Barzalona, alla quale egli à tolto balle 1500 di panni di Barzalona e balle 60 di zaferano e chasse 40 di chorali bruti e chasse 20 di chorali netti e balle 137 di saie e balle 10 di tele e chantara 12 d'ariento; che in tuto si stima gli abia tolto in 'l valore di f. 150 mila. E presa ch'ebe quela nave, se ne vene qui e lasciò la nave al padrone chatelano e dentrovi giare 3000 d'olio che no vole prendere e lasciola andare. Insperasi se ne sarà andatta in Cicilia per trovare 24 ghalee di chatelani che vi sono. Andrea se n'è qui venuto cho la roba e chi da lui volese chonperare arebe merchato a ghola, si che vedete chome vano in fati di mare: Dio a tuto voglia pore rimedio e noi ghuardare di male. Nè più perr ora ci è a dire. Chon queste sarà lettere a' nostri di Brugia, le quali vi rachomando. Chiusa a dì 5 aghosto, la matina. Vieri di Franciescho Ghori, di Ghaeta, salute Franciescho di Marcho e Andrea di Buonano, in Gienova 1394 Da Ghaeta, a dì xj di settenbre