Al nome di Dio, a dì 14 aghosto 1394 A dì 5 dito vi scrisi, e chon esa ve ne mandai una a' nostri di Brugia, la qual, penso, arete mandata per lo primo, chome vi preghai. Avisa'vi per quela, de la presa Andrea Lomelino aveva fata a' chatelani, che f. 150 mila è stata stimata la roba che prese, e qui l'à tuta portata e vende a buo merchato, perrò li chosta pocho! Dio di tuto si' lodato. Dipoi, a di 7 dito, gunsono qui .ij. ghalee di genovesi vano in Romania e partirono di qui a dì 9: Dio salve le chonducha. Dipoi ci gunse, a dì 11 dito, una nave e ij ghalee, cioè la nave di Nicholozo d'Andrea Lomelino, la quale si partì di Genova più tenpo fa per trovare Franciescho de le Chase e ne la fine nulla àno trovato, salvo che le ghalee; trovorono, sopra Bonifazio, alqune barche di chatelani, le quali ruborono e uscisono gl'uomini. E più dichono, questi della nave, che d'esendo sopra Chaleri, mandorono in loro brighantino in tera per sapere novele chon 15 uomini e ne ha fine li uscirono adoso .ij. ghalee di chatelani e tuti li tagliorono a pezi, sì che vedete oramai la ghuera chomiciata tra chostoro: che Dio provegha quelo dè 'serre in meglio, senpre ghuardando noi di male. Cho la dita nave e cho le ij ghalee abiàno fato chonserva per insino al faro di Mesina e di qui ci dobiano partire questa sera: Dio salvi ci chonducha. Nè più perr ora vegho avervi a dire, se nno che presto sono a vostro servigio. Chon questa sarà una a' nostri di Brugia, la quale vi priegho per lo primo mandiate. Che Cristo senpre vi ghuardi. Questa a dì 14 aghosto, a vespro. Vieri di Franciescho Ghori, di Ghaeta, salute Franciescho di Marcho e Andrea di Bunano, in Genova 1394 da Ghaeta, a dì 3 d'ottobre