Al nome di Dio, a dì xxx di marzo '397 A dì xviij di questo vi schrivemo 1 lettera e diciemovi che di vostro ci restava on. 14, e quando ci fusono rischosi altri danari vi si rimeterebono. E dipoi ne paghamo il nolo de' pani 46. Dipoi, a dì 18 e a dì 26 di questo, ricevemo ij vostre letere, fate a dì 14 di febrao e a dì 14 di marzo: anche rispondamo. Siamo avisati di f. 150 d'oro vi metemo in Giovani de' Medici: gl'avete auti e achonci dov'è suto di bisogno, sì che sta bene. Qui resta di vostro rischosi on. 8 e non più; quando altri danari si rischoterano, che n'aspetamo in questi pochi dì, vi si rimeterano insino a f. 100 d'oro, che risquotere si solecita quanto è posibile. I danari di pani di San Filice ne sono rischosi parte, e subito si rischoterà i resto; quando rischosi sarano si rimeterano ogni chosa chostì a voi. Voi dite vi mandamo chonto de bale di pani di Maiolicha. Noi abiamo mescholato ogni vostra ragione insieme e fatone uno libro; quando aremo rischoso tuto vi si rimeterano i danari e mandaronsi il chonto d'ogni chosa e spese e tuto e poi chostà l'achoncierete voi chome vi parà. Il chonto de la bala di pani chatalaneschi vi s'è mandata a chi si vendè e tute le spese no vi posiamo mandare: mandarèle tute insieme, che noi tengnamo chonto tuto insieme d'ogni vostro fatto. La fiera è stata tanto chativa quanto al mondo puot'esere stata, e questo n'è chagione per diferenza è tra quegli di Marzano e questo Signore, e per paura veruno merchatante non c'è venuto e pocho vendutoci e quel pocho dato per derata abatuta. Di vostro abiamo finito i pisaneschi e gli stameti e una bala di valenzini, tuti al tenpo chome per lo conto vedrete, che a danari contanti non è da fare ragione, che qui non cien'è venuto nuno e restaci grande soma di pani chatalaneschi d'ogni ragione e sonci stati questi chatalani, che pochi o niente n'àno venduti. Sonosi dati i valezini per on. 1 tt. 27 a danari contanti; perpignani, on. 2 tt. 15; maiolichini, on. 2 tt. 12 e chosì cien'è grande derata d'ogni panina, e questo è perché non si fa chosa del mondo. Qui resta di vostro bale iij di valenzini: provedete a chui volete noi gl'asegnàno, perrò ch'io mi meto a punto d'eserre di chostà più presto potrò. E simile provedete per la roba c'à venire, a chui s'abia a 'segnare che per molte faciende ch'i' ò e perch'io penso lascare il traficho, non ci poso atendere; e abiatemene per ischusato, che ogni volta dilibero di ritenere il traficho: c'ingengneremo di fare quele chose vi sarono di piaciere. Di chonsiglarvi a chui ci pare chometiate vostre faciende, chome per altra v'è detto, qui non è altro che due di nostri facino faciende altrui, cioè Lionardo Tigiamochi e Antonio e Doffo Spini: ora vi chonsiglate voi qual'è il meglo. Qui a piè vi mandamo vendite fate ora ne la fiera: achoncatele chome vi pare e avisatene: nostri 2/3 e 1/3 di Gienova Gianello Polonbo di Napoli, menchatante in Sesa, dè dare, a dì 22 di marzo, per una bala di valenzini, pani xij, per on. ij tt. vj peza, a tenpo di mesi quatro; sensale Amerigho; roghò notaio Iachopo Maltacia; montano on. 26 tt. 12; ij scharlatini ij verdi j biancho j cilestrino vj azuri canne iij palmi vj d'ivogla bigia; per tute on. - tt. 18 gr. 15. In tutto on. 27 gr. 15. Parilo de lo Pischopo e Ciecho Mole, merchatanti in Tano, deon dare, a dì xxiiij di marzo, per questi pani schiriti a piè, a tenpo di mesi quatro, sesale Prospero; roghò notaio Iachopo Maltacia: nostri 1 azuro stameto can. xiij qr. j; 1 azuro stameto can. iij br. j qr. j; 1 cilestrino stameto can. xiij br. j qr. ij; 1 verdebruno stameto can. xiij br. j qr. j; 1 azurino stameto can. xiij br. j qr. j; 1 azurino stameto can. xiij br. j qr. j: Soma canne lxxviiij br. iij per tt. viiij canna on. 23 tt. 27 gr. 15. una 'vogla, can. ij; per tute on. - tt. 14. Soma on. 24 tt. 11 gr. 15. Abati per tara agli stameti, br. iij q. ij, on. - tt. - gr. 18. Resta neti on. 24 tt. 3 gr. 17. Dionigi di Paoluzo e Nicholò da Chortona e conp. di Roma, deon dare, a dì 26 di marzo, per questi pani schriti a pè, a tenpo di mesi sei; sensale Prospero: di Pisa 1 cilestrino pisanescho can. xiij br. j qr. ij; 1 cilestrino pisanescho can. xiij br. ij qr. iij; 1 scharlattino pisanescho can. xiiij qr. j; 1 cilestrino pisanescho can. xiiij; 1 cilestrino pisanescho can. xiij br. ij qr. iij: Soma can. lxviiij, per tt. viij canna, on. 18 tt. 12. una invogla azura pisanescha; per tute on. - tt. 16. Soma on. 18 tt. 28. Nè altro c'è per questa a dire. Cristo vi ghuardi. Michele di Iachopo Lotieri e conp., i Ghaeta Franciescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo e conp., in Firenze 1397 Da Ghaeta, a dì xiiij d'aprile Posto al Memoriale E, c. 478