Al nome di Dio, a dì xxij di novenbre 1397 A dì xiij di questo vi schrivemo quanto fu di bisogno e rispondemo a vostra lettera di po' altra vostra non abiàno auta, sì che ci è pocho a dire. Chome per altra vi diciemo, del chupo abiàno venduto insino d'otobre e Michele, pensiamo fia di poi gunto chostà e la ragione da voi a noi ordinatemente, sì che non bisogna ve 'l diciamo De' fati di Biecholo non è di poi seguto niente. Noi siàno per vendere cierti panni, i quali c'asengnò a tenpo d'otto mesi che fieno il quarto de la quantità a debito. E Michele v'aviserà a bocha di tutto, e di quanto seghurà sarete avisati. Noi ci troviano di vostro circha a once x, e per non trovare da rimetervi no l'abiàno fatto che niente di chanbi ci si fa per chostà. Chome niente ci si fa ve gli rimeteremo, e più se n'aremo rischosi di vostro che si solecitano quanto è posibile. Nè altro ci è per questa a dire. Cristo vi ghuardi. Per Michele di Iacopo Lottieri e conpa., in Ghaeta Franciescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo e conpangni, in Firenze 1397 Da Ghaeta, a dì viij di dicenbre Risposto