Al nome di Dio, dì vij di
marzo 1387
Abiàno
charicho, già è più d'un
mese, i nome di Dio e di salvamento,
in su
lengnio di
Giovani di mastro Bernardo di
Pisa, iij
charatelli di
salnitro nostro di
Chapova,
sengniato del
sengnio di
Iachopo Salvaticho,
chosì: e in suo nome viene a
Franciescho Gittalebraccia ne
faccia la volontà di
Manno, e dè avere di
nolo quarti 1 di
fiorino per
chantare di qua, che verebbe
fior
. 1 3
/4; m
a scriviano gli sia
dato di tutto
fior
. due d'
oro, sicché quando Idio l'avrà fatto salvo,
Manno se 'l faccia dare e renda detto
nolo e altre spese a
Franciescho
detto ed esso faccia fine al meglio può chome di vostra chosa.
E perché il
Parte Ghuelfa n'à
charicho oggi, in su detto
lengnio, 3 o
'nvero 4
charatelli di questo medesimo, da una persona s'ebbe,
diliberiamo mandarvene uno
saggio chon questa lettera per queste
saetìe venghono chostà, che pensiano vi saranno prima che
lengniotto
dov'è il
sale, acciò che se sopra il
saggio ne potete fare
vendite, il
faciate anzi vi sia quello dell
Parte Ghuelfa. E avisianvi noi
n'abiàno anche 3
charatelli che siàno chontenti tutto
vendiate a
darllo giungniendo salvo e pigliate il più termine potete de' 3 ci
rimanghano, però che altro che
saetìe non ci venghono ed esse non 'l
vogliono rechare; ma pure quando bisongnio fosse, ve 'l manderemmo in
su esse in
sacchetta e recherebolo più tosto che in
charatelli.
Prochaciate sopra questo
saggio
venderlo inanzi giungha quello del
Parte se potete, e avisianvi ch'egli è tutto di
Chapova, buono e
perfetto.
Oramai a voi lasciamo il pensiero di questi 3 vi mandiamo e d'altre
cientinaia 25 in 30 ci ne resta qui.
Franciescho da Fermo, ladro, s'è partito di qua chon una
ghalea
armata
e va a la
roba d'ongni huomo e spezialmente sopra fiorentini e pisani
per la quistione ebbe chol
Vischonte: che tratto l'avesse egli a fine!
E il
Marchese da Finali si ritorna a
chasa riccho e grasso cholla
sua
ghalea e dicie di tornare tosto. Queste 2 o 'n 3
saetìe venghono
chostà chon
sapone e
roba e
avivati è suvi di nostri fiorentini e da
loro saprete novelle del paese che non potrebbe stare peggio disposto.
Idio, che può, ci metta pacie. E il
Vischonte, sdengniato di qui, se
n'è ito da l'altra parte, a
Napoli. In povertà sono que' di
Napoli e
simile siamo noi qui, e però dubitiamo di troppo stento: Idio ci
proveggia. Di
merchantie non ci si fa nulla, nè di
chanbi non ci è
pure
sensale.
Diteci
pregio di
panni
linghuadocho e dimezzi
pani di
Sechesi e di
stametti
pisaneschi grossi, e chome v'è di ciaschuno e che
chosterebbe
di
sichurtà in su
saetìa di chostà qua, in su'
panni.
Diteci che
vale chostà
seme da vermi.
Olio in
basso
pregio,
on
. 2
tt
. 25
botte,
spaciato;
sapone,
tt
. 20
cataro, al
termine.
Lettere a' nostri mandate bene e salve. Che Cristo vi ghuardi.
Bocie, per chostà, 50 1
/1;
Firenze, 50;
Gienova,
lb
. 7
s
. 11;
Palermo, no nulla;
Napoli, mè questi ij per c.
Sandro e
Guido e
conpa
., in
Ghaeta
Il
chonto del
charatello del
salnitro non avemmo mai: mandatelo quando
v'adestra.
Fa che ttu,
Manno, mi scriva spesso; il simile faremo noi a voi e
dicianci noi siamo qui che ora nonn è tenpo da parlare di
merchantie;
diràci
pregio di
zaferano di
stima abruzese.
Ecci charestia grande di
chotone sodo: non cien'è punto di
Soria,
nè
turchiescho, nè
chalavrese e se chostà n'avesse e foseci il modo,
ben direi ciene mandassi parechi
sacche, per te e per noi, chon
sichurtà di ciò che
chostase e se nno per voi fosse per noi al
migliore
pregio potessi esendovi
passaggio e con
sichurtà insino in 5
per c. Vedi,
Manno, se puoi fare nulla e tòlo al
termine.
E
chopia d'altra ti credetti avere mandata già è più dì per la
ghaleotta del
Marchese e per maltenpo è anchora qua e crediano partirà
stanotte che pare il tenpo fermo.
E questa vi mandiamo per
Lodovicho di Simone e
Bindo di Lucha ne
venghono in su una
saettìa.
E anche sarà con questa uno
sagio di
salnitro perché l'uno no manchi e
ne posiate fare
vendita al meglio potete, ch'è del buono e crediano
pure l'
avanzerete di
f
. 6 il c: fate il mè potete e almeno
vendete i
tre
charatelli vi mandamo per lo
lengno di
Giovanni di mastro Bernardo
che non aspetta se nno tenpo e fate la
vendita
gungnendo salvo.
E charo avremo, oltra a questi 3
charatelli, facessi
vendita di cent
.
25 in 30 ci restò perfetto e buono chol più temine potessi a mandarilo
e pure gungnendo salvo: tu m'intendi!
Il
Marchese da Finali ne viene chon una
ghaleotta e ij
saettìe secho
chon sua
roba, ch'è riccho. E una
saettìa viene cho
Lodovicho di Simone
e
Bindo di Luccha e altri. Udirete dello stato di qua da
Bindo e a lui date fede, ch'è buona chosa.
Chiusa dì xij di
marzo 1387.
Francescho di Marcho e
conpa
., in
Pisa
1389 Da
Ghaeta, dì 17 di
marzo
Risposto